Cronaca

La pesca del dattero di mare è reato ambientale: storica sentenza

Datteri di mare, sentenza storica sulla pesca da Torre Annunziata. La pesca del dattero marino determina un gravissimo e devastante impatto

Arriva una sentenza storica sulla pesca dei datteri di mare. Una sentenza storica che arriva dopo anni di mobilitazione e lotta da parte delle associazioni di categoria, emessa lo scorso 28 ottobre del Tribunale di Torre Annunziata dopo quella di marzo, emessa dal Tribunale di Napoli.

Datteri di mare, sentenza storica sulla pesca da Torre Annunziata

I Giudici scrivono che la pesca del dattero marino determina “un gravissimo e devastante impatto all’intero ecosistema marino. Pertanto, la condotta dei frodatori del mare costituisce il reato di disastro ambientale con condanne fino a 6 anni, avendo potuto gli imputati usufruire di 1/3 di sconto della pena per la scelta del rito abbreviato”.

Sentenze storiche quelle emesse in questi mesi e che – di fatto – rappresentano un passaggio epocale nella battaglia per la difesa del mare.

L’impegno dell’associazione Mareviva

L’associazione Marevivo, riconosciuta dal ministero dell’Ambiente, dal 1985 lavora per la tutela del mare e dell’ambiente, contro l’inquinamento e la pesca illegale, per lo studio della biodiversità, la promozione e valorizzazione delle aree marine protette, l’educazione nelle scuole e nelle università per lo sviluppo sostenibile e la sensibilizzazione su tutti i temi legati al Mare.

“Si tratta di sentenze storiche – hanno fatto sapere dall’associazione – che rappresentano un passaggio epocale nella difesa del mare, poco conosciuto rispetto al pianeta terrestre, probabilmente finanche di quello stellare e troppo spesso sfruttato come risorsa economica, senza la piena consapevolezza della casualità della sopravvivenza umana con lo stato di salute del mare”.

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