Cronaca

Eco dell’Arte e la scala in trecandís a Roma

Un progetto di riqualificazione urbana

Nella giornata odierna l’Associazione Eco dell’Arte ha presentato “La scala in trecandís”. Il progetto rientra nell’ambito del “Another World” – Arte in città per immaginare il futuro. Il trecandís (in catalano trencat che significa rotto, frammentato) è una tecnica che ha origini antiche popolari ma si è affermata all’inizio del 1900 grazie ad architetti modernisti catalani come Antoni Gaudí e Josep Maria Jujol e che prevede l’uso di maioliche ed altri elementi di recupero tagliate in frammenti più o meno regolari in forme diverse assemblate insieme, sulla base di un disegno, oppure liberamente.

Il progetto

Questa particolare tecnica musiva è stata realizzata in collaborazione con la ASL Roma 1 presso il servizio di Tutela Salute Mentale Rieducazione Età Evolutiva di via Dina Galli, 8. I ragazzi con difficoltà di inserimento o affetti da Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività, coordinati da una mosaicista professionista, nonché alcune educatrici e terapiste psichiatriche, hanno raggiunto un risultato straordinario riqualificando un luogo lasciato se no in uno stato di abbandono e ottenendo una grande soddisfazione personale.

Come in una bottega di artigianato, giovani e giovanissimi, genitori e operatori della ASL hanno indossato le vesti di apprendisti mosaicisti. Hanno sperimentato un mestiere antico che richiede fantasia, forza, abilità e molta pazienza. In occasione della presentazione sono stati proiettati i video delle attività svolte ed esposti pannelli didattici con il backstage del lavoro svolto.

La parola all’associazione

Riportiamo qui di seguito il comunicato dell’Associazione organizzatrice: “Questa scala è stata rivestita con una particolare tecnica di mosaico nota come trecandìs da un gruppo di bambini e ragazzi e da alcune mamme che hanno preso parte al corso “la piccola bottega di mosaico” tenuto dalla mosaicista Anna Paola Franceschi coadiuvata da Stefania Vanni e dalle operatrici della ASL Roma1. Partecipanti: Anna, Annalisa, Emanuele, Flavio, Giordano, Isabella, Lorenzo, Luca, Ludovica, Mitia, Olesia, Stefano, Taisir; le mamme Cristina, Giusy, Tatiana, Serena, Chiara che ci hanno aiutato a finire in tempo i mosaici; le educatrici Valeria Cannizzaro e Adriana Pangaro e le terapiste psichiatriche Noemi Liburdi e Maurizia Mazzella – Responsabile coordinatore TSRMEE Via Dina Galli – Dott. Claudio Paloscia. Si ringraziano l’Associazione HDHD- ODV – Lazio, l’associazione Genima – Genitori in rete e Adrix s.r.l. per le mattonelle. I papà Zuhair e Andrea per aver montato il prato sintetico su cui lavorare e giocare, papà Fabrizio per le splendide fotografie. Francesco Siciliano per il video. Progetto patrocinato da Asl Roma 1 e Municipio 3 in collaborazione con Ater Roma. ANOTHER WORLD è un complesso progetto di rigenerazione urbana che prevede l’intervento di artisti ed artigiani nell’area di Via Dina Galli, 8 dove si trova la sede della ASL che accoglie minori (0-18 anni) con difficoltà o disturbi di carattere neurologico, psichiatrico, neuropsicologico e/o qualsiasi difficoltà del neurosviluppo. Il titolo stesso ha in nuce l’idea della possibilità di cambiare prospettiva di vedere e vivere il mondo e lo spazio con occhi nuovi. L’intero progetto prevede la realizzazione in step successivi di tre diverse fasi riguardanti rispettivamente l’area antistante l’ingresso – la facciata – l’area esterna adiacente. L’idea di rigenerare attraverso l’arte un’area di frontiera a partire proprio da un presidio sanitario che ha il compito di tutelare il benessere psico-fisico dei più giovani, nasce dal basso, dal desiderio di medici, operatori e famiglie che operano all’interno del servizio, di poter dare loro qualche cosa di più. L’Associazione Eco dell’arte ha raccolto la sfida proponendo un cambio di prospettiva, da qui il nome del progetto Another World che si rivolge a bambini, adolescenti, alle loro famiglie e, in generale, a tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di cambiare il modo di percepire la realtà attraverso un’arte che non sia solo da guardare, ma da vivere e da sperimentare. L’intento è restituire questi spazi articolati e complessi alla cittadinanza: potranno così tornare ad essere, grazie agli interventi artistici e ad una narrazione nuova, spazi da vivere in cui ritrovarsi in un’atmosfera positiva e stimolante. Saranno invitati a lavorare, artisti, mosaicisti e giovani artisti; racconteranno, in un ideale e terapeutico percorso interiore, l’idea di crescita, di trasformazione nella differenza; la possibilità di riportare la natura in un paesaggio urbano in cui la nota dominante è il grigio del cemento; la possibilità di entrare in contatto con i propri eroi, con le proprie speranze; di riconoscere le proprie emozioni e infine, attraverso le immagini ispirate alle favole millenarie e sempre attuali di Esopo, ci riveleranno come sia possibile volgere in positivo ciò che apparentemente appare uno svantaggio così da poter superare i propri timori. Le attività artistiche sono affiancate da attività laboratoriali rivolte ai giovani utenti della ASL e appena possibile anche alla cittadinanza. Il progetto, patrocinato dalla ASL Roma 1 e dal III Municipio, in collaborazione con Ater Roma proprietario dell’immobile, che sta provvedendo alla pulitura preliminare delle pareti, è promosso e realizzato da Eco dell’arte e curato da Elena Paloscia. Sostengono il progetto A.N.SVI Accademia di Neuropsicologia dello Sviluppo, Laboratorio Apprendimento e collaborano le Associazioni A.I.F.A. Lazio – odv – ADHD Lazio odv, CSV Centro di servizi per il Volontariato, ANGSA – Associazione Nazionale Famiglie Soggetti Autistici. Eco dell’arte è un’associazione culturale senza fine di lucro, con sede a Roma nel III Municipio, che progetta e realizza iniziative volte a valorizzare e a diffondere la conoscenza dell’arte e dei beni culturali materiali e immateriali, attraverso una comunicazione mirata per ogni tipo di utente, di età e per ogni ambito sociale. Progetta eventi, incontri, conferenze e workshop, attività didattiche per grandi e bambini e ogni altra attività inerente l’arte in cui sia prevista la curatela, l’organizzazione e la comunicazione dell’evento per diffondere e rendere accessibile a tutti le diverse espressioni artistiche.”

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