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Elezioni politiche 2022: quando si vota in Italia? Data, candidati e partiti

Quando si vota in Italia per le elezioni politiche 2022? Qual è la data e quali saranno i partiti presenti: tutti i candidati

Quando si vota in Italia per le elezioni politiche 2022? Qual è la data e quali saranno i partiti che scenderanno in campo per la guida del Paese? E i candidati? Anche se l’attuale legislatura terminerà da calendario a marzo 2023, vista la crisi di governo e le conseguenti dimissioni di Mario Draghi, le urne si apriranno già in questo 2022.


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Elezioni politiche 2022 Italia: quando si vota, data candidati e partiti

Dopo lo scioglimento delle camere da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata fissata la data delle prossime elezioni politiche: gli italiani saranno chiamati al voto il prossimo 25 settembre. Inoltre, le prossime politiche in Italia vedranno l’entrata in vigore della riforma del taglio dei parlamentari, che è stata confermata dal referendum che si è svolto il 20 e 21 settembre 2020.

Il prossimo Parlamento così sarà composto da 400 deputati e 200 senatori, per un taglio complessivo del 36,5% dei componenti di Camera e Senato. Salvo improbabili modifiche nei prossimi mesi, sarà confermato anche il Rosatellum come legge elettorale.

I partiti

Quali saranno i partiti presenti alle prossime elezioni?. Una situazione che è emblematica del sostanziale caos politico che da tempo regna nel nostro Paese.

Saranno sicuramente della partita Fratelli d’ItaliaPartito Democratico e Lega. Le voci di scissioni o di rinnovamento invece hanno tolto molte certezze per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle e Forza Italia.

Già sono state siglate delle alleanze tra Azione +Europa e tra Verdi Sinistra Italiana, mentre Articolo 1-Mdp dovrebbe tornare nell’alveo del Pd. Tutto da decifrare invece il destino di Italia Viva, con il partito di Matteo Renzi che appare destinato a fare gioco di squadra con altre forze moderate.

I candidati

Chi sono i candidati alle prossime elezioni politiche in Italia? La nostra legge elettorale non prevede una nomina diretta del presidente del Consiglio. Molti partiti e coalizioni però già prima delle elezioni politiche indicano quelli che sono i loro aspiranti inquilini di Palazzo Chigi.

Il candidato presidente del Consiglio del centrodestra, di norma, è il leader del partito della coalizione capace di prendere più voti alle urne. Nel centrosinistra invece la scelta di solito avviene tramite delle primarie di coalizione.

Le scadenze per depositare simboli e liste

Il 27 luglio: è il termine entro il quale il Viminale deve inviare alla Farnesina gli elenchi degli elettori all’estero, che vengono costantemente aggiornati. La legge stabilisce infatti che devono essere inviati entro il sessantesimo giorno antecedente le votazioni. 12-13 e 14 agosto: è il termine entro il quale i partiti devono depositare al Viminale i contrassegni e i simboli elettorali. 21 e 22 agosto: Sono i giorni riservati alla presentazione delle liste, il 35esimo e il 34esimo antecedente il voto. Le liste dei candidati vengono presentate negli uffici centrali elettorali costituiti presso le Corti d’Appello.

26 agosto: è la data d’inizio ufficiale della “propaganda elettorale”, il mese di campagna elettorale prima del voto, con l’affissione dei manifesti elettorali. 25 settmbre: è il giorno delle elezioni. 15 ottobre: è la data entro la quale deve tenersi la prima seduta del nuovo Parlamento. A stabilirlo è sempre l’articolo 61 della Costituzione, in base al quale «la prima riunione» delle Camere «ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni». Finché non sono riunite le nuove camere, prosegue l’articolo, «sono prorogati i poteri delle precedenti»

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