Cronaca

Eurodeputato bulgaro fa il saluto fascista in aula poi nega: “Una calunnia”

Dzhambazki nega tutto: "Il mio era solo un umile saluto alla presidente"

Grave episodio in aula al Parlamento Europeo. Angel Dzhambazki, eurodeputato bulgaro, avrebbe fatto un saluto fascista durante una riunione plenaria. Durante il dibattito sul meccanismo di condizionalità che lega l’erogazione dei fondi europei al rispetto dello stato di diritto, Dzhambazki, che appartiene all’Ecr (stesso gruppo di Fratelli d’Italia) a avrebbe fatto il gesto mentre abbandonava l’Aula tra le proteste dell’emiciclo.

Saluto fascista al Parlamento Europeo: Dzhambazki nega tutto

Dzhambazki però nega tutto: “Il mio era solo un umile saluto alla presidente“, “anche per provocare. Immaginate la mia sorpresa quando la conseguenze del mio gesto è stata essere accusato di un saluto nazista” ha scritto poi in una email diretta ai suoi colleghi del gruppo. “Credo che opinioni dissonanti portino beneficio al dibattito. Non sono estraneo alle controversie” ma questa è “una calunnia“, ha aggiunto.

Le reazioni

La delegazione Renaissance, di cui fa parte Sandro Gozi, ha denunciato il fatto: “Dzhambazki ha insultato Gozi per aver difeso lo stato di diritto in Ue e ha lasciato l’emiciclo facendo uno scandaloso saluto nazista“.
Prenderemo visione dei filmati per accertare” quanto accaduto, ha replicato la vicepresidente dell’Eurocamera, Pina Picierno, che presiedeva la sessione. I simboli fascisti – ha aggiunto – sono inaccettabili in quest’aula perché questa è la casa dei cittadini europei, ma è anche un monumento vivo che rappresenta la vittoria dei cittadini europei contro la barbarie del nazi-fascismo“.

La reazione della presidente Metsola

Secondo la presidente del Parlamento europeo Roberta MetsolaUn saluto fascista al Parlamento europeo” è “inaccettabile, sempre e ovunque. Offende me e tutti gli altri in Europa. Noi siamo per il contrario. Siamo la Casa della democrazia. Quel gesto viene dal capitolo più oscuro della nostra storia e deve essere lasciato li’“.

Cosa ha detto Dzhambazki nel suo intervento

Nel suo intervento, Dzhambazki aveva detto che il dibattito non riguardava lo “stato di diritto“, ma “l’odio per l’idea del concetto di nazione“. “Non saremo mai d’accordo con la vostra agenda“, l’agenda “delle ong che cercano di distruggere l’Europa, trasformandola in qualcos’altro“, aveva avvertito il conservatore, concludendo l’intervento augurando “lunga vita a Orban, Fidesz, Kaczynski, la Bulgaria. Lunga vita all’Europa delle nazioni“.

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