Economia

FMI, bisogna tutelare i deboli ed evitare la crisi alimentare

Necessaria la coesione sociale

Il Fondo Monetario Internazionale, FMI, si è pronunciato sulla crisi alimentare che potrebbe scaturire dallo scoppio della guerra in Ucraina. “Nel rispondere al balzo internazionale dei prezzi delle commodity i governi devono dare priorità alla tutela dei più deboli. Un obiettivo essenziale è quello di evitare una crisi alimentare mantenendo allo stesso tempo la coesione sociale”.

FMI, evitare la crisi alimentare

L’aumento dei prezzi dei combustibili fossili in seguito alla guerra in Ucraina mette in evidenza la necessità di accelerare la transizione verso l’energia pulita a rinnovabile, aggiunge il Fondo, secondo cui in questo modo aumenterebbe la sicurezza energetica e si potrebbero centrare gli obiettivi sul clima. Il Fmi osserva come i governi siano sotto pressione per aiutare i loro cittadini a far fronte al caro prezzi dell’energia. Nel farlo dovrebbero “tenere conto dei limiti di bilancio ma anche dell’emergenza clima”.

Yellen: crisi alimentare potrebbe spingere 10 milioni di persone in povertà

La crisi alimentare mondiale, esacerbata dall’invasione russa dell’Ucraina, potrebbe far finire almeno 10 milioni di persone in povertà nell’Africa sub-sahariana. Lo ha sottolineato la segretaria al Tesoro statunitense, Janet Yellen, chiedendo agli alleati e alle istituzioni finanziarie di intervenire e trovare delle soluzioni. Parlando a un evento organizzato a margine degli Spring Meetings di Banca mondiale e Fondo monetario internazionale, Yellen ha detto che è necessario “evitare le restrizioni alle esportazioni, che potrebbero far aumentare ancora i prezzi, sostenere le popolazioni più vulnerabili e i piccoli agricoltori“.

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