Almanacco

Franca Rame, la drammaturga anticonformista che ha segnato il Novecento

Franca e suo marito, Dario Fo, hanno segnato il Novecento italiano con le performance teatrali e con le battaglie politiche e sociali

Franca Rame, ancora prima di essere una grande attrice, drammaturga e politica, è stata una grande donna.

La sua esperienza ha segnato un periodo ma ha anche aiutato tantissime donne che, come lei, avevano ricevuto le stesse violenze. Vittime silenziose di soprusi, donne che tacevano per il timore di essere schernite ed etichettate da una società ancora troppo retrograda. Insieme al marito, Dario Fo, hanno segnato il Novecento italiano con le performance teatrali e con le battaglie politiche e sociali.

Franca Rame, la drammaturga anticonformista

Franca Pia Rame, nota semplicemente come Franca Rama, nasce il 18 luglio 1929 a Villastanza, frazione di Parabiago.

Il padre, Domenico Rame, era un attore e la madre, Emilia Baldini, fu prima maestra e poi attrice, anche il fratello, Enrico, intraprese tale carriera. Franca nasce in una famiglia di artisti appartenenti ad antiche tradizioni teatrali del ‘600 (maggiormente il teatro dei burattini e delle marionette).


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Franca, fin dalla fasce, venne influenzata dal mondo dello spettacolo. Fu subito impiegata, per i ruoli da infante nelle commedie allestite dalla compagnia di giro familiare. Durante il 1950-51 viene scritturata nella compagnia primaria di prosa di Tino Scotti per lo spettacolo Ghe pensi mi di Marcello Marchesi, in scena al Teatro Olímpia di Milano.

Sempre nella cittadina milanese, nella basilica di Sant’Ambrogio, sposa il 24 giugno 1954, l’attore Dario Fo. Dall’unione, il 31 marzo 1955, nacque a Roma il figlio Jacopo. Nel 1958, insieme con il marito, fonda la Compagnia Dario Fo-Franca Rame, dove Dario Fo è il regista e il drammaturgo mentre Franca è la prima attrice e l’amministratrice.


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Franca l’anticonformista

Sin dalla giovane età Franca Rame è stata molto attiva nella vita politica e sociale del paese. Le loro battaglie, condotte a suon di di spettacoli teatrali e di satira, sostenevano il femminismo e i lavoratori, il loro palcoscenico era basato su diverse aggregazioni, come la Palazzina Liberty a Milano.


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È proprio qui che Fo e la Rame presentano i loro spettacoli più intensi e belli: Morte accidentale di un anarchico e Non si paga, sperimentarono il gramelot, recitarono i monologhi sulla violenza sessuale subita dalla Rame.

Negli anni 70 Franca appoggia il movimento femminista con testi come Tutta casa, letto e chiesa, Grasso è bello!, La madre. Sempre con Dario Fo collaborava con Soccorso Rosso nelle carceri, e si espose sulla morte dell’anarchico Pinelli.

Franca presenta, sempre insieme al marito, l’edizione del 1962 di Canzonissima. Dopo le prime sei puntante, la RAI sottrasse la conduzione del programma e i due vennero sostituiti da Sandra Mondaini e Tino Buazzelli.

Lo scandalo venne suscitato da uno sketch di un costruttore edile che si rifiutava di dotare di misure di sicurezza la propria azienda. La satira pungente fece emergere con evidenza la drammaticità delle condizioni lavorative nell’edilizia e queste riprese provocarono numerose proteste e polemiche.

Franca non si candidò in politica fino al 2006, quando accettò l’invito di Antonio Di Pietro di essere capolista al Senato per L’Italia dei Valori in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria, e venne eletta senatore in Piemonte. Lo stesso Di Pietro la propose poi come Presidente della Repubblica alle elezioni dello stesso anno, prese 24 voti. Lasciò il ruolo di senatrice due anni dopo, nel 2008, con tale dichiarazione:

“le istituzioni mi sono sembrate impermeabili e refrattarie a ogni sguardo, proposta e sollecitazione esterna, cioè non proveniente da chi è espressione organica di un partito o di un gruppo di interesse organizzato”.

Nel 2009 scrisse assieme al marito la sua autobiografia intitolata Una vita all’improvvisa, mentre. tra dicembre 2011 e marzo 2012, riportarono in scena Mistero buffo (una serie di spettacoli nel nord Italia).


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Tutta casa, letto e chiesa e il monologo Lo Stupro

A segnare la vita di questa donna formidabile furono gli eventi avvenuti in quel tragico 9 marzo del 1973, quando Franca venne rapita da un gruppo di 5 persone, neofascisti, che la portarono su un furgoncino per poi malmenarla e stuprarla a turno.

Franca Rame ebbe la forza di rappresentare poi questo suo dolore in uno spettacolo teatrale Tutta casa, letto e chiesa con il monologo Lo Stupro.



Il monologo, Franca, lo portò anche in tv, a Fantastico ’88 su Rai 1, condotto dall’amico Adriano Celentano.

Nel 1981, disse che si ispirava ad una donna che le aveva raccontato l’accaduto. Solo dopo si venne a sapere che si trattava di una sorta di autobiografia di quella violenza subita e taciuta. Sulla vicenda, col tempo, si addensarono molte nubi: il procedimento penale si concluse nel febbraio 1998, comportando la prescrizione del reato.

Nel 1999 Franca Rame ricevette la laurea honoris causa da parte dell’Università di Wolverhampton insieme a Dario Fo.

La morte

Il 19 aprile 2012 viene colpita da un ictus e ricoverata d’urgenza al policlinico di Milano. È morta il 29 maggio 2013, nella sua abitazione in Corso di Porta Romana a Milano, a 83 anni. È tumulata nella cripta del Famedio del cimitero monumentale di Milano, insieme al marito Dario Fo e a fianco del suo amico Enzo Jannacci.


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