Fregene, coppia gay cacciata dalla spiaggia per un bacio

Fregene, coppia gay allontanata dalla spiaggia dello stabilimento della Marina Militare per un bacio. Arriva la denuncia da Fabrizio Marrazzo del Gay Center, che ha raccolto il racconto dei due ventenni.

Coppia gay cacciata e insultata dalla spiaggia

“Lo scorso weekend a Fregene, Fiumicino, Roma, una coppia di ragazzi di 20 anni, mentre si facevano dei selfie e si scambiavano un bacio, presso il Lido della “Marina Militare” Fregene, sono stati interrotti da un bagnante che li ha minacciati di chiamare il “maresciallo dirigente per farli cacciare”, i ragazzi hanno risposte che un bacio non è un reato, ma per evitare di trasformare un giorno di svago in una giornata di lite si sono allontanati.

Spiega Fabrizio Marrazzo Portavoce Gay Center

La coppia ha poi segnalato il fatto al servizio di Gay Help Line 800713 713 per chiedere un supporto. – ha spiegato Fabrizio Marrazzo Portavoce Gay Center e responsabile Gay Help Line – quanto accaduto è molto grave, perché ancora oggi una coppia LGBT (lesbiche, gay, bisex o trans) non è libera di passare qualche ora di svago in serenità, senza sentirsi offesa o minacciata. Pertanto chiediamo ai gestori dello stabilimento di prendere le distanze dai fatti riportati e di proporre ai bagnanti di farsi dei selfie dove si baciano con #LoStessoBacio in segno di solidarietà alla giovane coppia”.

Il sindaco di Fiumicino

Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Fiumicino Esterino Montino: “Non è  in alcun modo concepibile che due persone che si vogliono bene non possano comportarsi pubblicamente come tutte le coppie di innamorati fanno da sempre. La nostra è una città dove tutte e tutti devono sentirsi accolti e al sicuro, liberi di essere se stessi, di amare chi vogliono senza che nessuno pensi di potere offendere o aggredire nemmeno verbalmente”. 

Conclude

“Ai due ragazzi va tutta la mia solidarietà, da sindaco e da cittadino. La mia condanna, invece, va a chi ha rovinato la loro giornata al mare. Siamo di fronte ad un altro dei tanti casi che in tutta Italia testimoniano la necessità di una legge contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia, la lesbofobia e la misoginia“.

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