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L’1 agosto del 1942 nasce Giancarlo Giannini: celebre attore e regista italiano, amato in tutto il mondo

Giancarlo Giannini è un un attore, doppiatore, regista, sceneggiatore e scrittore italiano. In carriera ha interpretato un’ampia gamma di personaggi: dall’operaio proletario al boss mafioso, dal protagonista di commedie all’italiana a quello di pellicole di impronta più drammatica, utilizzando con disinvoltura anche numerosissimi dialetti, sia meridionali sia settentrionali. Specialmente agli inizi della carriera, è stato molto attivo anche in televisione, come attore brillante, cantante e ballerino.

Nel corso della carriera si è aggiudicato nel 1973 il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes per Film d’amore e d’anarchia e nel 1976 la candidatura all’Oscar al miglior attore per la sua interpretazione in Pasqualino Settebellezze, entrambi film diretti da Lina Wertmüller. Ha inoltre vinto sei David di Donatello, cinque Nastri d’argento e cinque Globi d’oro. È anche noto per aver interpretato René Mathis nei due film della saga di James Bond Casino Royale e Quantum of Solace.

1° agosto 1942: nasce Giancarlo Giannini, attore e doppiatore italiano

Giancarlo Giannini nasce a La Spezia il 1º agosto del 1942. Vive l’infanzia nel borgo di Pitelli e nel 1952 si trasferisce con la famiglia a Napoli, dove si diploma come perito elettronico presso la scuola Alessandro Volta. Dopo la maturità, si trasferisce a Roma, dove studia recitazione all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico. A Roma esordisce in teatro a soli 18 anni con In memoria di una signora amica di Giuseppe Patroni Griffi, accanto a Lilla Brignone.


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Successivamente il regista Beppe Menegatti gli affida la parte del folletto Puck in Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare. È proprio il teatro a regalargli i primi successi, soprattutto grazie a Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, che entusiasma addirittura il pubblico raffinato dell’Old Vic di Londra, e con La lupa, sempre sotto la direzione di Zeffirelli, accanto ad Anna Magnani.

L’esordio cinematografico

Esordisce nel cinema nel 1965 nel film Libido, e raggiunge la popolarità nel ruolo di protagonista dello sceneggiato televisivo David Copperfield (1965), adattamento del romanzo omonimo di Charles Dickens firmato da Anton Giulio Majano che lo dirigerà ancora qualche anno più tardi in E le stelle stanno a guardare (1971).


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Fondamentale in quel periodo è anche l’incontro con la regista italiana Lina Wertmüller, con la quale lavorerà più volte, che nel 1966 gli offre il suo primo ruolo da protagonista nel musicarello Rita la zanzara, al fianco di Rita Pavone, al quale fece seguito nel 1967 Non stuzzicate la zanzara, ma non riesce a imporsi fino al 1970, anno in cui interpreta Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) di Ettore Scola, nel quale comincia a tratteggiare la figura survoltata e mercuriale di sottoproletario che metterà a punto felicemente in pellicole successive.

Il successo internazionale


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Dopo altre prove di notevole interesse (è protagonista nel 1971 del thriller La tarantola dal ventre nero di Paolo Cavara e nel 1972 eccelle accanto ad Alain Delon in La prima notte di quiete di Valerio Zurlini), proprio dalla collaborazione con la Wertmüller – con la quale è anche proprietario della Liberty Films – nascono alcuni dei più celebri personaggi da lui interpretati, grotteschi e ironici: Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972, Nastro d’argento come miglior attore), Tunin in Film d’amore e d’anarchia (1973, premio come miglior attore al Festival di Cannes), il marinaio Gennarino Carunchio in Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974, di cui è stato realizzato un remake nel 2002, diretto da Guy Ritchie e interpretato da suo figlio Adriano accanto a Madonna) – tutti questi interpretati insieme con Mariangela Melato – e Pasqualino Settebellezze (1975, nomination all’Oscar come miglior attore protagonista).

Lavori in Italia

Nel corso della sua lunga carriera, Giannini ha lavorato con molti dei migliori registi del panorama italiano; tra questi figurano Luchino Visconti (L’innocente, 1976), Sergio Corbucci (Il bestione, 1974; Bello mio, bellezza mia, 1982), Mario Monicelli (Viaggio con Anita, 1979; I Picari, 1988; Il male oscuro, 1990), Dino Risi (Sessomatto, 1973 e per la televisione Vita coi figli, 1990), Alberto Lattuada (Sono stato io!, 1973), Nanni Loy (Mi manda Picone, 1984, David di Donatello come miglior attore protagonista), Tinto Brass (Snack Bar Budapest, 1988), Franco Brusati (Lo zio indegno, 1989).


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Tra gli altri numerosi film da lui interpretati si ricordano I divertimenti della vita privata (1990) di Cristina Comencini, Giovanni Falcone (1993) di Giuseppe Ferrara e il dittico di Claudio Fragasso Palermo Milano – Solo andata (1995) e Milano Palermo – Il ritorno (2007): tra questi due titoli meritano di essere inoltre segnalati Celluloide di Carlo Lizzani (1996, altro David di Donatello come migliore attore protagonista), La stanza dello scirocco di Maurizio Sciarra (1998, Nastro d’argento come miglior attore protagonista), La cena di Ettore Scola (1998, altro Nastro d’argento, condiviso con tutto il cast artistico maschile), Una lunga lunga lunga notte d’amore (2001) di Luciano Emmer, Ti voglio bene Eugenio di Francisco Josè Fernandez (2002, altro David di Donatello come migliore attore protagonista) e, nel 2003, Per sempre di Alessandro Di Robilant, Piazza delle Cinque Lune di Renzo Martinelli, L’acqua… il fuoco di Luciano Emmer e Il cuore altrove di Pupi Avati. Nel 1987 esordisce nella regia con Ternosecco, seguito da Ti ho cercata in tutti i necrologi (2013).

I lavori all’estero


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Dopo aver lavorato con Rainer Werner Fassbinder in Lili Marleen (1980), seguirono numerose apparizioni anche nel cinema statunitense, tra cui l’episodio La vita senza Zoe diretto da Francis Ford Coppola in New York Stories (1989), Il profumo del mosto selvatico (1995) di Alfonso Arau, Hannibal di Ridley Scott (2001, Nastro d’argento come miglior attore non protagonista), Man on fire (2004) di Tony Scott e i film della saga di James Bond Casino Royale (2006) di Martin Campbell e Quantum of Solace (2008) di Marc Forster, in cui ha vestito i panni dell’agente segreto René Mathis. Nel 1981 fu tra gli attori in lista per il ruolo di René Belloq, il rivale di Indiana Jones, in I predatori dell’arca perduta di Steven Spielberg.

Il doppiaggio

Giannini, anche tra i fondatori della C.V.D. nel 1970, ha doppiato numerosi celebri attori stranieri, tra i quali Al Pacino (nella maggior parte delle sue interpretazioni), Jack Nicholson (ad esempio in Shining, Batman e The Departed – Il bene e il male), Michael Douglas (in Wall Street e nel suo sequel), Gérard Depardieu, Dustin Hoffman (ne Il maratoneta), Ian McKellen (in Riccardo III) e Ryan O’Neal (in Barry Lyndon). Molto celebre anche la sua interpretazione, nel 2002, nel film Papa Giovanni – Ioannes XXIII di Giorgio Capitani, nel quale presta la sua voce a un altro grande personaggio del cinema: Edward Asner, che interpreta il Pontefice in età avanzata.


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È stato il doppiatore prescelto di alcuni dei più grandi registi internazionali per i quali ha doppiato l’attore protagonista, da ricordare Michelangelo Antonioni per cui ha doppiato David Hemmings in Blow-Up, Mark Frechette in Zabriskie Point e Jack Nicholson in Professione: reporter; Franco Zeffirelli per cui ha doppiato Leonard Whiting in Romeo e Giulietta, Graham Faulkner in Fratello sole, sorella luna, Mel Gibson in Amleto e Jeremy Irons in Callas Forever; Stanley Kubrick (in accordo con il suo abituale direttore di doppiaggio Mario Maldesi) per cui ha doppiato Ryan O’Neal in Barry Lyndon e Jack Nicholson in Shining il quale si complimentò con lui per il doppiaggio magistralmente eseguito. Sempre diretto da Maldesi al doppiaggio, Giannini ha doppiato Nicholson anche nel ruolo di Joker nel film Batman di Tim Burton: curiosamente molti anni dopo suo figlio Adriano, anch’egli doppiatore, ha prestato la sua voce per lo stesso personaggio in due occasioni: interpretando Heath Ledger nel film Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan e successivamente Joaquin Phoenix nel film Joker di Todd Phillips.

Sul canale Fox Crime di Sky, nella trasmissione Racconti Neri, Giannini racconta le storie del terrore dei più grandi scrittori come per esempio Edgar Allan Poe. Nel 2004 dà la voce alla “Ragione” nel tour “Cattura il meglio” di Renato Zero. Nel 2012 presta la propria voce, per il doppiaggio italiano, al personaggio di Raul Menendez nel videogame Call of Duty: Black Ops II.

La scrittura


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Giannini, con l’aiuto della scrittrice Gabriella Greison, ha scritto il libro Sono ancora un bambino, in cui racconta le sue idee, le sue invenzioni, gli aneddoti della sua vita, pubblicato in Italia nel 2014 da Longanesi. Ha vinto il Premio Cesare Pavese 2015 nella sezione romanzi.

Le invenzioni


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Giannini è anche inventore, frutto della passione giovanile per l’elettronica. Una delle sue opere è, per esempio, il giubbotto pieno di gadget indossato da Robin Williams nel film del 1992 Toys – Giocattoli di Barry Levinson.

Vita privata


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Livia Giampalmo, ex moglie di Giancarlo Giannini.

Nel 1967 ha sposato l’attrice e regista Livia Giampalmo, da cui ha avuto due figli, Lorenzo (morto per un aneurisma poco prima di compiere 20 anni nel 1987) e Adriano (che ha esordito come attore nel 2001 con il film vincitore al festival di Locarno Alla rivoluzione sulla due cavalli di Maurizio Sciarra), e dalla quale ha divorziato nel 1975. Dalla seconda moglie, l’attrice Eurilla del Bono (sposata nel 1983), ha avuto altri due figli, Emanuele e Francesco, entrambi musicisti.

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