Nel tardo pomeriggio del 23 maggio ci sono stati scontri a Genova tra la polizia e alcuni manifestanti che stavano partecipando a un corteo antifascista contro un comizio di Casapound. Ci sono 5 feriti tra cui Stefano Origone, un giornalista locale di Repubblica, che è stato malmenato a lungo dalla polizia benché non stesse facendo assolutamente nulla.
Giornalista di Repubblica picchiato dalla Polizia
Il giornalista di Repubblica, Stefano Origone ha riportato un trauma cranico, la frattura di due dita e di due costole, e varie contusioni e ferite.
Al corteo hanno partecipato fra le 4mila e le 5mila persone, una parte delle quali ha cercato di forzare il cordone di polizia che proteggeva il comizio. La polizia ha respinto i manifestanti con gas lacrimogeno e manganelli: secondo la ricostruzione del questore di Genova, Vincenzo Ciarambino, il cronista di Repubblica «era vicino a una persona fermata che stavamo portando via, c’è stato un tentativo da parte dei manifestanti di sottrarlo alla polizia ed è partita una carica, Origone non si è accorto in tempo della carica, è caduto e ha preso qualche colpo». Del caso di Origone parla diffusamente la prima pagina di Repubblica, il cui principale titolo in prima pagina è “Manganellato un nostro cronista”.
Origone ha raccontato che i poliziotti si sono fermati quando uno di loro, che lo conosceva, ha ripetuto più volte che era un giornalista.