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Il 13 maggio del 1909 nasce il Giro d’Italia, leggendaria manifestazione sportiva

Stiamo dinanzi alla prima edizione del Giro ciclistico dell'Italia, ormai più noto come Giro d'Italia. Da quello storico anno in poi, la corsa ciclistica prosegue e rinforza il proprio mito

Il Giro d’Italia, la maggiore corsa ciclistica a tappe che si svolge in Italia, affonda le proprie radici nel lontano 1909, dove a Milano – intorno alle 3 del mattino – 130 persone in bicicletta si affollarono nell’oscurità di una notte che di lì a poco avrebbe lasciato strada al primo albeggiare.

Stiamo dinanzi alla prima edizione del Giro ciclistico dell’Italia, ormai più noto come Giro d’Italia. Da quello storico anno in poi, la corsa ciclistica prosegue e rinforza il proprio mito: le lunghe tappe in pianura, gli sprint, le crono, le durissime tappe di montagna, nonché le maglie che si affermarono nel tempo, sono parte integrante di una storia tutta italiana.

13 maggio 1909: parte il Giro d’Italia, prima edizione della “Corsa Rosa”

Il primo Giro partì il 13 maggio del 1909 alle 2:53 del mattino dal Rondò di Loreto a Milano. Questa storica edizione del secolo scorso si concluse sempre a Milano, dopo otto tappe, dopo che i corridori ebbero percorso 2.448 chilometri. Il vincitore di quell’edizione fu il leggendario ciclista italiano, Luigi Ganna.


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Pima pagina della Gzzetta dello Sport del 24 Agosto 1908, in cui viene annunciato il Primo Giro d’Italia.

I fatti antecedenti

Manifestazione da sempre organizzata da “La Gazzetta dello Sport”, è da ricordare che allora anche il “Corriere della Sera” stava per lanciare l’iniziativa, ma la “rosea” batté sul tempo il quotidiano (dal 1972 i due giornali faranno parte dello stesso gruppo editoriale).

Il Corriere voleva promuovere un giro ciclistico proprio dopo il successo ottenuto con un’analoga iniziativa in campo automobilistico: il Corriere offrì comunque un premo di 3.000 lire destinato al vincitore del 1° Giro d’Italia.

Il 7 Agosto 1908 un titolo in prima pagina de “La Gazzetta dello Sport” annunciava che la primavera successiva si sarebbe tenuto il Giro d’Italia, evento «che diverrà una delle prove più ambite e maggiori del ciclismo internazionale». Così Il 13 Maggio 1909 tutto era pronto per il grande debutto.

La corsa

Un valido e nutrito lotto di concorrenti iniziò l’avventura che suscitò curiosità ed interesse lungo tutto il percorso. Dopo 8 tappe, 2.447 Km percorsi e quattro diversi vincitori di tappa, Luigi Ganna vinse il 1° Giro d’Italia della storia davanti a Carlo Galetti e Giovanni Rossignoli.


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Il percorso del Giro nel 1909 a cura de “La Gazzetta dello Sport”.

La classifica generale era stabilita a punti, assegnati ai corridori a seconda del piazzamento all’arrivo. Il punteggio era dato dal piazzamento all’arrivo di ciascuna tappa mentre ricevevano identico punteggio tutti coloro che arrivavano oltre la metà dei concorrenti partiti. Il montepremi complessivo fu di 18.900 Lire. Al termine della “Bologna – Chieti”, 4 corridori furono esclusi dalla corsa per aver preso il treno durante la tappa.

Dopo il grande interesse suscitato dalla prima edizione, le aziende costruttrici di cicli chiesero di aumentare il chilometraggio totale del Giro d’Italia. Le tappe totali furono così aumentate a 10 (2.987 km).

Gli anni successivi

Nel corso degli anni oltre alle già citate casacche sono state indossate: una maglia di colore nero per l’ultimo in classifica, una di colore bianco per il miglior giovane, una maglia di colore azzurro (dal 1989) – chiamata anche “maglia dell’intergiro” – per il primo corridore che raggiungeva il traguardo volante, posto di solito a metà tappa (un espediente con il quale gli organizzatori hanno provato a rendere più movimentata e avvincente la corsa).


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Il percorso del Giro nel 1910 a cura de “La Gazzetta dello Sport”.

Nella storia del Giro il record di vittorie è detenuto da tre grandi personaggi di questo glorioso sport: sull’albo d’oro, ognuno con 5 vittorie vi sono gli italiani Alfredo Binda (vincitore negli anni 1927, 1928, 1929 e 1933) e Fausto Coppi (vincitore negli anni 1940, 1947, 1949, 1952 e 1953), e il belga Eddy Merckx (vincitore negli anni 1968, 1970, 1972, 1973 e 1974).

Citando Fausto Coppi è impossibile non ricordare il suo storico agonistico antagonismo con Gino Bartali: questa, che fu la più grande epopea del ciclismo, ebbe proprio il Giro d’Italia come teatro della sua battaglia.

I dettagli sul Giro

Negli anni il Giro è entrato a far parte delle tre corse più importanti dall’Unione Ciclistica Internazionale, che l’ha inserita nel suo circuito professionistico insieme alle altre due altrettanto storiche corse internazionali, il Tour de France e la Vuelta a España. Se durante il Tour la maglia del leader è caratterizzata dal colore giallo, il leader della classifica generale del Giro d’Italia indossa ogni giorno la maglia rosa (istituita nel 1931), ovvero il colore de “La Gazzetta dello Sport”.

Altri colori delle maglie e loro significati sono i seguenti: il miglior scalatore indossa una maglia verde (dal 1974), mentre il primo corridore della classifica a punti indossa una maglia color ciclamino (dal 1970). Il cosiddetto Gran Premio della Montagna – quattro tappe che portano in dote punti per la classifica finale – fu istituito nel 1933.


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La maglia rosa di Nibali nel Giro d’Italia del 2013.

 

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