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Crisi Russia – Ucraina, Draghi: “Evitare guerra nel cuore d’Europa”

Il premier condanna la decisione di Mosca di riconoscere i territori separatisti del Donbass

Guerra RussiaUcraina: il premier Mario Draghi commenta la dichiarazione di indipendenza dei territori separatisti del Donbass aprendo il suo intervento alla cerimonia al Consiglio di Stato: “Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina.” Ma cosa rischia l’Italia dal conflitto? Gli scenari.

Guerra RussiaUcraina: Draghi “

Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia” ha detto Draghi.

Di Maio: “Oggi ok politico a sanzioni Ue contro Mosca”

Oggi pomeriggio qui a Parigi si terrà il consiglio europeo dei ministri degli Affari Esteri in cui daremo l’ok politico alle sanzioni nei confronti della Russia: quello che è avvenuto ieri con il riconoscimento da parte della Russia delle due repubbliche autoproclamate del Donbass è inaccettabile e l’Italia è assolutamente convinta nel procedere sulla strada delle sanzioni“. A dichiararlo questa mattina a Parigi, dove nel pomeriggio si terrà il Consiglio dei ministri degli Esteri Ue, è stato il capo della diplomazia italiana, Luigi Di Maio.

Continueremo a coordinarci con i nostri partner europei, con i nostri alleati, continueremo a lavorare in stretto coordinamento, perché quello che è avvenuto ieri ad opera della Russia sul riconoscimento delle due repubbliche autoproclamate è un gravissimo ostacolo ad una soluzione diplomatica di questa crisi“, ha concluso.

Guerra Russia – Ucraina: cosa rischia l’Italia

L’Italia ci rimetterebbe anche dal punto di vista economico: a partire dal commercio e soprattutto sulla fornitura di gas. L’Italia importa infatti circa il 40 per cento del proprio gas naturale, essenziale per scaldare le case e per generare elettricità, dalla Russia. Vladimir Putin ha infatti un’arma molto potente in mano: i rubinetti del gas verso l’Europa. Il 38% del gas che tutti noi utilizziamo in Italia e in Europa arriva proprio da Mosca.

La fornitura di gas dalla Russia

Ma c’è anche un’altra faccia della medaglia perché il 67% del gas russo viene esportato in Unione Europea, quindi se possiamo parlare di dipendenza di Bruxelles verso Mosca dobbiamo ribadire anche il contrario: siamo il miglior cliente che Mosca può avere sul mercato e anche la Cina non ci può battere in questo senso.

Qualcosa però sta già succedendo perché le forniture di gas all’Unione Europea da nell’ultimo anno hanno già visto un calo notevole anche soprattutto dall’inizio del 2022, nell’ordine del 30-40 per cento in meno facendo lievitare il prezzo.

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