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Guerra in Ucraina, le sanzioni occidentali alla Russia non incideranno

L'obiettivo delle sanzioni e dell'embargo è minare l'economia russa. Ciò non sarà mai raggiungibile

Guerra in Ucraina, le sanzioni occidentali alla Russia non incideranno. Per la Russia l’Ue non riuscirà mai a trovare approvvigionamenti alternativi e l’Asia attende tale occasione per sostituirsi.

Le parole di Putin

Ciò che sorprende è che i Paesi ostili ammettono di non poter fare a meno delle risorse energetiche russe, incluso il gas naturale, per l’Europa il suo sostituto semplicemente non c’è” ha dichiarato il presidente Putin. La Russia sostiene che nel breve periodo i Paesi dell’Ue non riuscirebbero a far a meno delle forniture di gas e petrolio russo.

In effetti nonostante il Governo abbia siglato un nuovo accordo con l’Algeria, al momento l’Italia deve ancora riuscire a reperire altri 2/3 della quantità utile per soddisfare il fabbisogno. Inoltre le energie rinnovabili non potranno entrare a regime prima di alcuni anni, motivo per il quale è difficoltoso sganciarsi da Mosca.

Gli altri mercati

Inoltre, le sanzioni e l’embargo annunciato non riguardano l’intera “comunità internazionale” come spesso riportano i media, ma solo i Paesi schierati con gli Usa. Unione europea, Canada, Giappone ed Australia soltanto. Perfino la Turchia, membro della Nato, si è astenuta dal farlo. India, Pakistan e Cina possiedono 1/3 della popolazione mondiale e, insieme a Sud Africa e Brasile, rappresentano le economie emergenti.

Questi Paesi stanno perfino intensificando i rapporti commerciali con Mosca. E quest’ultima ha annunciato che qualora l’embargo al suo gas e petrolio dovesse attuarsi, dall’Occidente, essa devierebbe in America Latina tale quantitativo, continuando così a far prosperare la sua economia. Pertanto la Russia vanta “un piano B”.

Il motivo

Appare evidente che le sanzioni si siano ripercosse contro, malgrado il Governo italiano avesse assicurato che ciò non si sarebbe mai verificato. Infatti si sono registrati aumenti dei prezzi su tutti i prodotti. Il motivo reale, di tale politica, è che gli Usa hanno intenzione di sfruttare il conflitto – e le sanzioni – per ottenere la destituzione del presidente russo Putin riducendo alla fame il popolo russo. Un obiettivo che però appare sempre più irraggiungibile.

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