Cronaca

Guido Barilla ai giovani: “Rinunciate ai sussidi e mettetevi in gioco” | Scoppia la polemica sui social

"Rinunciate ai sussidi facili e mettetevi in gioco". Le parole di Guido Barilla, presidente del gruppo alimentare italiano

“Rinunciate ai sussidi facili e mettetevi in gioco“. Le parole di Guido Barilla, presidente del gruppo alimentare italiano, hanno scatenato una bufera sui social. Il contesto in cui sono state espresse è stato la tappa di Mantova del tour “L’alfabeto del futuro”, dove il direttore de La Stampa, Massimo Giannini, ha intervistato l’imprenditore.

Che cosa ha detto Guido Barilla sui sussidi ai giovani

“Molte persone scoprono che stare a casa con il sussidio è più comodo rispetto a mettersi in gioco cercando lavori probabilmente anche poco remunerati. C’è un atteggiamento di rilassamento da parte di alcuni che io spero termini perché invece serve l’energia di tutti. Rivolgo un appello ai ragazzi: non sedetevi su facili situazioni, abbiate la forza di rinunciare ai sussidi facili e mettetevi in gioco. Entrate nel mercato del lavoro, c’è bisogno di tutti e specialmente di voi”, ha detto Barilla.  Le sue parole hanno scatenato non poche polemiche sui social network.

Chi è Guido Barilla

Guido Maria Barilla (Milano, 30 luglio 1958) è un imprenditore e dirigente d’azienda italiano, presidente della multinazionale alimentare Barilla. Ha frequentato il liceo classico a Parma e per due anni negli Stati Uniti (a Boston), poi ha seguito i corsi della facoltà di economia all’Università di Parma ed all’Università Bocconi. A Milano ha poi cambiato facoltà con quella di filosofia.

“ …A Milano smisi di studiare economia. Cambiai facoltà: Filosofia. Collaboravo con il dipartimento di psicologia, scrivevo le dispense. Tre anni bellissimi”.

È entrato nell’azienda di famiglia nel 1982, lavorando oltre due anni presso la consociata «Barilla France» di Parigi, e nel 1986 è diventato un dirigente nella sede centrale del Gruppo Barilla a Parma, occupandosi principalmente dell’internazionalizzazione del Gruppo. Nello stesso anno è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Barilla G. & R. F.lli S.p.A., assumendo la carica di vicepresidente nel maggio 1988. In seguito alla scomparsa del padre Pietro, nell’ottobre 1993 viene nominato presidente del CDA di Barilla; dal 2003 è anche presidente del Gruppo.

Nel 2000 è stato nominato da Confindustria “Delegato alle attività di Education e Conoscenza”, carica che ha mantenuto per due anni.

In un’intervista rilasciata nel 2009 a Vittorio Zincone della rivista Sette ha dichiarato che tra le sue letture preferite c’è La Repubblica di Platone. Tra gli spot pubblicitari della Barilla i suoi preferiti sono quello per i rigatoni, di Fellini, e quello per le pennette, con musica di Vangelis.

Ha praticato molti sport a livello amatoriale: dapprima il calcio, poi la corsa, il golf e, ultimamente, anche il ciclismo

“Il centro della mia vita era il calcio. Da quando ero bambino ogni domenica ho fatto una gara. Poi sono venute le moto da cross, la corsa, il golf e ora la bici”.

Barilla è sposato in seconde nozze con Nicoletta Marassi ed ha cinque figli, tre avuti dall’attuale consorte e due avuti dalla prima moglie Federica Marchini.

Il 31 maggio 2019 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, che viene conferita ogni anno – e annunciata in occasione della Festa della Repubblica – a imprenditori italiani che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia ed assicurativa, per aver contribuito in modo rilevante attraverso l’attività d’impresa alla crescita economica, allo sviluppo sociale ed all’innovazione. Possiede il 9% del Parma Calcio insieme ad altri sei imprenditori parmigiani.

La Fondazione BCFN

Dal 2009 è presidente del Barilla Center for Food & Nutrition, ora Fondazione BCFN, che ha l’obiettivo di analizzare i grandi temi legati all’alimentazione e alla nutrizione nel mondo. Fattori economici, scientifici, sociali e ambientali vengono, quindi, studiati nel loro rapporto di causa-effetto con il cibo con un approccio multidisciplinare.

“Come industriali viviamo sulla pelle i problemi alimentari nel mondo e gli effetti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura. Serve più informazione”.

“… i problemi legati a cibo e nutrizione sono molto significativi; abbiamo sentito la necessità e l’urgenza di riunire e ispirare un gruppo di persone, con competenze in discipline differenti, per approfondire e riflettere su queste tematiche. Se non possiamo fermare la continua evoluzione del Pianeta, abbiamo però il dovere morale di suggerire indirizzi e proposte per interagire in modo responsabile con essa”

Il risultato più significativo dell’attività della Fondazione è stato la creazione del modello alimentare denominato Doppia Piramide: uno strumento ideato per guidare le scelte alimentari in funzione della sostenibilità dei cibi stessi. La Doppia Piramide è un esempio di come sia possibile coniugare tutela della salute e difesa dell’ambiente. Il quinto forum internazionale della Fondazione BCFN (2013) è stata poi l’occasione per lanciare un primo seme per la nascita di un accordo globale su cibo e nutrizione: il Protocollo di Milano, accordo globale firmato durante Expo 2015, punta a promuovere stili di vita sani, ridurre lo spreco di cibo dei Paesi firmatari del 50 per cento entro il 2020 e sostenere l’agricoltura sostenibile.

“Non dobbiamo perdere l’occasione per affrontare in modo serio questioni che sono fondamentali per il nostro futuro. I sei mesi di Expo 2015 devono lasciare un’eredità più profonda e duratura di una pur splendida vetrina con le migliori eccellenze alimentari”.

Controversia sul mondo LGBT

Il 25 settembre 2013, nel corso di un’intervista durante la trasmissione radiofonica di Radio 24 La Zanzara, Guido Barilla ha pronunciato una serie di affermazioni sulle coppie omosessuali:
«Non faremo pubblicità con omosessuali perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono, purché non infastidiscano gli altri.»

(Guido Barilla, 25 settembre 2013, La Zanzara, Radio 24.)
Tali affermazioni hanno avuto eco anche fuori dall’Italia ed hanno provocato la reazione delle associazioni LGBT italiane ed internazionali nonché forti polemiche sui social network, con minacce di boicottaggio nei confronti dei prodotti del gruppo. Il giorno dopo, Guido Barilla si è scusato in un video per le frasi pronunciate affermando: A tutte le persone – amici, famiglie, dipendenti e partner commerciali – che si sono sentite toccate o offese, chiediamo sinceramente scusa.

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