Milano Marittima, blitz anti-lavoro nero: nei guai imprenditore

Persiste l’allarme lavoro nero in Italia. Nelle scorse ore il gestore di un locale di Milano Marittima è finito nei guai in seguito ai controlli della Guardia di Finanza di Ravenna.
Lavoro nero in Italia, blitz a Milano Marittima
I finanzieri hanno individuato sei lavoratori impiegati totalmente “in nero” e altri quattro addetti i cui effettivi orari di lavoro non rispecchiavano i relativi contratti di assunzione.
Condizioni di lavoro disumane
Quattro dipendenti irregolari svolgevano orari lavorativi superiori rispetto a quanto previsto nei contratti di assunzione.
Un lavoratore originario del Bangladesh, a fronte di un contratto part-time per 8 ore settimanali, lavorava nella cucina del locale per oltre 190 ore al mese, con una retribuzione netta alla mano che, per talune mensilità, era di poco superiore a 300 euro.
Le sanzioni
Al gestore dell’attività è stata quindi contestata una maxi-sanzione amministrativa – per un importo di circa 30.000 euro – alla quale si aggiunge la diffida alla regolarizzazione del Libro Unico del Lavoro.