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Il geniale Le Corbusier, uno dei principali precursori dell’architettura moderna

Nato in Svizzera, Le Corbusier, è ricordato come uno dei più grandi architetti della storia. Durante la sua vita è stato anche pittore, urbanista e scultore, cimentandosi nella stesura di libri ed in ogni campo che la sua arte gli permettesse di toccare.

Le Corbusier è considerato uno dei principali precursori della moderna architettura e fonte di ispirazione per le generazioni successive, è anche famoso per aver utilizzato assieme calcestruzzo armato ed acciaio. I suoi lavori sono caratterizzati dalle particolari geometrie e dalle forme caratteristiche che seguono un preciso pensiero ed una sorta di manifesto a cui Le Corbusier rimase fedele in ogni sua opera.

Le Corbusier, leggendario architetto svizzero

Figlio di Edouard Jeanneret, artigiano nel campo degli orologi svizzeri, e Madame Jeanneret Perrct, insegnante di pianoforte, Le Corbusier (Charles-Edouard Jeanneret-Gris) nasce il 6 ottobre del 1887 nella città Svizzera di La-Chaux-de-Fonds. È all’età di tredici anni che Charles Edouard si iscrive alla scuola d’arte dove impara i fondamenti di quella che diventerà la sua carriera e la sua passione. Quando si trova a scegliere tra arte e studio della produzione di orologi la sua inclinazione gli fa scegliere l’arte, una scelta che cambierà la sua vita e il suo destino.

Gli inizi

Fondamentale nel suo percorso è la figura del maestro Charles L’Eplattenier, architetto e scultore, che Le Corbusier incontra durante i suoi studi di storia dell’arte. Intenzionato a seguire la carriera di pittore, sotto consiglio del maestro, Le Corbusier inizia anche gli studi di architettura, scoprendo così un nuovo mondo e una nuova possibilità espressiva della quale finisce per appassionarsi fino a farla diventare la sua principale arte senza però mai abbandonare la passione per la pittura che lo segue per tutta la vita.


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Il Modulor, la sua invenzione.

Nel 1907 Le Curbusier progetta la sua prima casa, dopo questo lavoro inizia a viaggiare attraversando l’Europa in cerca di ispirazione e di possibilità di perfezionare le sue qualità artistiche. In questi anni Corbusier visita paesi come Italia, Francia, Germania, Austria. Durante questo periodo accresce la sua arte e inizia a concepire una sua teoria architettonica, nel frattempo fa da apprendista presso grandi architetti come Peter Behrens e Auguste Perret.

Arte e la nascita del Modulor

L’esposizione a diverse correnti e a diversi tipi di architettura nel periodo che corre tra il 1910 e il 1911 permette a Le Corbusier di avere una visione più vasta e complessa della materia, inizia lunghe meditazioni dove lentamente il suo pensiero si forma e si delinea, queste influenze apprese, queste esperienze di lavoro e apprendistato svolte in Europa gli permetteranno poi di teorizzare poi i famosi cinque punti dell’architettura con i quali impone la sua teoria e la sua visione. Nello stesso periodo Corbusier inventa anche un suo sistema di misurazione chiamato da lui Modulor basato e influenzato dalla sezione aurea e dalla successione di Fibonacci.


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Nel 1912 torna nella sua città natale dove inizia ad insegnare, lentamente apre uno studio e nello stesso anno inizia la sua carriera progettando ville e decidendo così di seguire seriamente un percorso rivoluzionario nell’architettura.

L’architetto-pittore nel 1917 viene chiamato a Parigi dove spenderà numero anni della sua vita, qua continua la sua professione lavorando per il governo francese nella costruzione di edifici con il calcestruzzo armato. È nel 1918 che ancora a Parigi conosce il pittore Amedee Ozenfant con il quale si impegna in una grande riflessione sull’arte che sfocerà nella scrittura del libro Aprés le cubisme nel quale si tratta del nuovo movimento anti-cubismo chiamato successivamente purismo.

Anni Venti

Nel 1920 Le Corbusier e Ozenfant assieme a Pabul Dermee lavorano alla pubblicazione di un giornale che tratta la nuova tematica del purismo nell’arte, la rivista viene chiamata Lo spirito nuovo. È da questo momento che Charles-Edouard adotta lo pseudonimo di Le Corbusier.


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Dopo il 1920 continua la sua produzione artistica lavorando su edifici e pubblicando libri dove il suo stile e la sua idea si affermano con sempre maggiore forza. Nel 1925 pubblica il libro L’arte decorativa oggi e Urbanistica. È sempre il 1925 quando presenta a Parigi il suo enorme progetto per una ristrutturazione rivalutazione completa della capitale francese studiata secondo la sua visione e le sue tecniche.

Anni Trenta e Quaranta

Tra il 1929 e il 1932 realizza quella che diventerà la sua opera iconica, Villa Savoye, anche questa nella capitale, Parigi. In questa opera si possono leggere chiaramente i cinque postulati di Corbusier utilizzati in maniera impeccabile, la villa diventa così un testamento personale e un manuale della visione architettonica dell’artista di Chaux-de-Fonds. Negli anni successivi continua il suo lavoro a Parigi occupandosi nella progettazione e nella realizzazione di varie strutture, le più famose e memorabili sono: il Padiglione svizzero all’interno della città universitaria e la Cité du Réfugíe.


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Nel 1947 continua a sviluppare le sue idee e a trasformare in materia la sua visione urbanistica ed il suo sogno architettonico; è l’anno in cui lavora nella città di Marsiglia dove realizza una unità di abitazione, un edificio autosufficiente il cui stile architettonico e concettuale si ritroverà poi in tutta Europa, in particolare a Berlino.

Ultimi anni e morte


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Nel 1950 disegna e realizza una serie di edifici amministrativi negli appena formati territori di Chandigarh, in India. Il grande architetto Le Corbusier muore il 27 agosto del 1965 all’età di 78 anni mentre,nonostante gli avvisi del proprio medico che lo sconsiglia con forza, decide di andare a nuotare nel mediterraneo, forse in cerca di qualcosa, di una libertà che solo la sua arte gli aveva concesso.

Vita privata


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Sposa nel 1930 la modella e stilista Yvonne Gallis alla quale rimane fedele fino alla tragica morte di lei, nel 1957.

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