Cronaca

Toglie “con la forza” smartphone e tablet alla figlia: madre dovrà svolgere lavori socialmente utili

Madre strappa il telefonino alla figlia: condannata ai lavori socialmente utili dal tribunale di Lecco: la decisione

Dovrà svolgere lavori socialmente utili una madre che ha strappato il telefonino alla figlia. La storia arriva da Lecco dove una donna è stata condannata allo svolgimento di 180 ore di lavori socialmente utili in un Comune della Brianza. Tutto è iniziato nel dicembre del 2018, quando la donna – stanca di vedere sempre la figlia chiusa in casa con smartphone e tablet – decide di portarle via i dispositivi.

Lecco, madre strappa il telefonino alla figlia: condannata ai lavori socialmente utili

Come riportato da Il Giorno, in seguito a quel gesto, nacque una lite con la figlia, all’epoca dei fatti ancora minorenne. Si presentò al Pronto Soccorso dell’ospedale di Lecco con alcune contusioni. Il padre, separato da qualche mese, venne a conoscenza del fatto e decide di sporgere querela. Dalle indagini emergono una serie di elementi che mandano la madre a processo per abuso di metodi correttivi e lesioni.

Il processo

Nel corso del processo, non è stato trovato un accordo tra le parti. Nonostante la richiesta del giudice, il padre non ha ritirato la querela. E allora si è deciso per la “messa alla prova”, con lo svolgimento di servizi di pubblica utilità. La donna, in udienza, ha spiegato di aver “optato per questa scelta” solo per evitare alla figlia “di essere chiamata a testimoniare in un procedimento che l’avrebbe vista contrapposta al padre”. La 50enne aveva comunque già risarcito la figlia e l’ex marito prima di finire in Aula.

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