Cronaca

Mafia e business rifiuti, sequestro di beni per 100 milioni

Mafia e il business dei rifiuti a Catania: sequestrati i beni per 100 milioni di euro a clan Santapaola-Ercolano

Mafia e il business dei rifiuti a Catania: sequestrati i beni per 100 milioni di euro a clan Santapaola-Ercolano. A seguito dell’accoglimento da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale locale della proposta di applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata congiuntamente dal procuratore della Repubblica di Catania e dal direttore della Dia.

 

 

Mafia e business rifiuti, sequestro di beni per 100 milioni

Già in passato la Dia del centro etneo aveva condotto articolati accertamenti patrimoniali, sfociati nel dicembre del 2012 nel provvedimento di confisca dei beni per un valore complessivo di 30 milioni di euro e nell’aggravamento della misura di prevenzione personale. L’indagine ha preso in esame la posizione economica, finanziaria e patrimoniale di altri due individui, padre e figlio, noti imprenditori originari del messinese. Negli anni i congiunti sono riusciti a creare una vera e propria galassia di imprese, diversificando le attività della famiglia con società attive nei servizi di pulizia degli ospedali, nel settore immobiliare e nella gestione di un notissimo stabilimento balneare, sito sul litorale catanese.

 

 

 

Le indagini

Le complesse indagini patrimoniali, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia etnea hanno consentito di appurare che l’ascesa imprenditoriale della citata famiglia ha avuto una formidabile impennata intorno alla fine degli anni 90 e che gli investimenti compiuti in quegli anni risultano caratterizzati da massicce immissioni di capitali non giustificate dalla capacità economico – finanziaria che a quel tempo gli imprenditori possedevano. Con l’odierno provvedimento il Tribunale ha accolto l’impostazione delle indagini degli investigatori sulle intercettazioni ambientali e telefoniche nonché sulle dichiarazioni di storici collaboratori di giustizia, tra i quali Santo La Causa, Gaetano D’Aquino e Salvatore Viola.

 

Le unità coinvolte nelle indagini

Per l’operazione che si è svolta oggi, sin dalle prime luci dell’alba, sono stati impiegate unità operative specializzate della Direzione investigativa antimafia che hanno posto i sigilli ad aziende, quote societarie, immobili e rapporti finanziari. In particolare, sono stati sottoposti a sequestro 14 società, 7 immobili e svariati rapporti finanziari, da oggi è sotto il controllo dello Stato, per un valore complessivamente stimato in oltre 100 milioni di euro.

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