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Mario Carotenuto, un grande attore e interprete della commedia all’italiana

Un attore che andava fiero della sue esperienze e delle sue origini, la vita di strada gli aveva insegnato tanto ma lo aveva anche aiutato nella recitazione

Mario Carotenuto è stato un grande attore teatrale e interprete della commedia all’italiana, recitando in un centinaio di film, attivo, alle volte, anche nel doppiaggio, prestando la sua voce a Mario Conocchia in di Federico Fellini.

Mario Carotenuto, grande interprete della commedia all’italiana

Mario Carotenuto, nacque il 30 giugno del 1916. Proveniva da una famiglia d’arte: il padre era Raffaele (in arte Nello) attore del muto e d’avanguardia anche il fratello Memmo seguirà la carriera di attore. Mario aveva avuto, inoltre, un’adolescenza turbolenta che gli valse anche tre anni di riformatorio.

Andava fiero della sue esperienze e delle sue origini, la vita di strada gli aveva insegnato tanto ma lo aveva anche aiutato nella recitazione. Infatti è proprio da quelle esperienze, non sempre positive, che trasse spunto per le sue svariate ed indimenticabili interpretazioni sia nel teatro che nel cinema.

Dal teatro all’esperienza cinematografica

Carotenuto era conteso dai maggiori produttori e registi degli anni ’50 e ’60 nella veste del piccolo borghese italiano, simpatico e che ha fatto i soldi durante il dopoguerra.

Il suo debutto sul palcoscenico avvenne all’età di 8 anni, al Teatro Costanzi di Roma, ma successivamente ebbe occasione di riprendere tale mestiere solo nella seconda metà degli anni ’40 con la carriera di attore alla radio.

È stato un’artista poliedrico, dopo la radio, durante la seconda guerra mondiale, entrò a far parte della compagnia teatrale dipendente dal reparto propaganda della 29. Si dedicò, quindi, anche al teatro di rivista e nel 1953 era a capo di una sua compagnia.


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Nel 1949 avvenne, invece, l’esordio cinematografico in Marakatumba, ma non é una rumba, un film di Edmondo Lozzi. Autorevoli critici lo definirono come “l’essenza della Commedia all’italiana, tutta” ed altri ancora dissero che “pur non svolgendo sempre il ruolo di protagonista, riesce a conquistare il pubblico perché Carotenuto non era un caratterista ma un promiscuo, ovvero, un attore maturo in grado di recitare sia nel genere comico sia nel drammatico“.

Impossibile elencare tutti i suoi personaggi, i film e gli spettacoli a cui ha partecipato ma possiamo ricordarne alcuni come: La Spiaggia di Alberto Lattuada (1955); Lo scopone scientifico di Luigi Comencini (1972) con cui vinse il Nastro d’Argento come migliore attore non protagonista; Girolimoni, il mostro di Roma, di Damiano Damiani (1972), Febbre da cavallo (1976) di Steno, noto ai più giovani.

In Romanzo di un giovane povero di Ettore Scola del 1995, Mario offre la sua ultima interpretazione, accanto ad artisti come Alberto Sordi e Rolando Ravello. Il film sarà presentato e applaudito a Venezia ma l’attore non vedrà mai il risultato della sua ultima interpretazione.

Le curiosità e la morte

Nel 1953 sposò l’attrice e ballerina Luisa Poselli dalla quale l’anno successivo ebbe una figlia, Claretta, attrice e regista, così chiamata probabilmente in ricordo di Clara Petracci. La separazione dalla moglie avvenne nel 1964, ma il divorzio fu ufficializzato soltanto nel 1974.

Mario Carotenuto morì all’Aurelia Hospital di Roma il 14 aprile 1995 a causa di un cancro. Dopo la cerimonia funebre la salma venne trasferita nel cimitero di Grottammare, la cittadina marchigiana di cui è originaria Gabriella Cottignoli, la seconda moglie dell’attore.


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