Cronaca

Maturità 2023, ecco tutte le date e le novità di quest’anno

Maturità 2023, il Miur condivide le date delle prove e tutte le novità di quest’anno. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato, in anticipo rispetto allo scorso anno, l’ordinanza che definisce l’organizzazione e le modalità di svolgimento dell’esame di Stato per l’anno scolastico 2022/2023.

Maturità 2023, tutte le novità

Dopo anni di modifiche dovute all’emergenza sanitaria, la maturità del 2023 tornerà finalmente alla normalità. Per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove scritte (prima, seconda e terza solo per alcuni indirizzi) saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti Professionali di nuovo ordinamento.


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La commissione sarà mista, dunque composta per metà da docenti interni e per l’altra metà da docenti esterni. Anche il presidente tornerà ad essere un professore esterno al corpo docenti della classe esaminata. La seconda prova torna ad essere una prova nazionale, mentre negli scorsi anni le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d’esame.

Le date della maturità 2023

Superata la fase dell’emergenza sanitaria, l’esame di Stato torna alla normalità. Ci saranno due prove scritte a carattere nazionale, decise cioè dal Ministero, e un colloquio. Ci sono commissari interni ed esterni. Lo svolgimento delle prove Invalsi è requisito di ammissione, ma non c’è connessione fra i risultati e gli esiti dell’Esame di Stato.

La prova scritta che darà il via alla maturità 2023, sarà come sempre di italiano, e si svolgerà mercoledì 21 giugno 2023, dalle ore 8:30 con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore. I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce diverse tra le quali scegliere.

La seconda prova scritta sarà, come di consueto il giorno seguente, giovedì 22 giugno 2023. Questa prova riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Il Ministero ha definito le discipline oggetto di questa seconda prova con un apposito decreto.

La terza prova scritta ci sarà solo in alcuni casi particolari: per le sezioni ESABAC, ESABAC techno, sezioni con opzione internazionale, per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per le scuole con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia.

Il colloquio

Il colloquio si svolge dopo gli scritti, solitamente dopo 7 giorni, e riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica. Si tratta di un colloquio in chiave interdisciplinare. La commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente.

La commissione propone al candidato l’analisi di testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare che abbia acquisito contenuti e metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze e collegarle per argomentare in maniera critica e personale utilizzando anche la lingua straniera.

Nell’ambito del colloquio il candidato espone anche, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi.

Il messaggio del ministro dell’Istruzione e del Merito agli studenti

“L’esame di Stato – dice Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito è un momento importante nella vita di ogni studente. Si tratta di un passaggio simbolico fondamentale nel percorso di crescita di ciascuno, oltre a costituire il momento finale dell’intera esperienza scolastica, chiudendo un ciclo iniziato con la scuola primaria. L’esame di Stato non si limita a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze sviluppate dagli studenti ma ne valorizza il percorso formativo e la crescita personale.

A tutte le studentesse e gli studenti che si preparano a questo importante momento – conclude il ministrovoglio assicurare che ho ben presente le tante difficoltà che sono stati costretti ad affrontare negli ultimi anni a causa dell’epidemia. In virtù di questo, nella scelta delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio d’esame si terrà conto dell’eccezionalità del percorso scolastico affrontato nel triennio, valorizzando l’effettivo processo di apprendimento. Invito pertanto tutti gli studenti a vivere questo passaggio in maniera serena, consapevoli del loro impegno e degli sforzi fatti”.

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