Cronaca

Morti per le esalazioni del mosto a Paola, le 4 vittime decedute una dopo l’altra per aiutarsi

Le vittime appartengono a due nuclei familiari: si tratta di Santino e Massimo Carnevale e Valerio e Giacomo Scofano

Tragedia a Paola, provincia di Cosenza, dove 4 persone sono morti uno dopo l’altro intossicati dalle esalazioni del mosto d’uva. Secondo una prima ricostruzione, le 3 delle 4 vittime sarebbe morte nel tentativo di salvare il primo che era svenuto nel locale per la preparazione del vino. Una donna è sopravvissuta rimanendo solo intossicata. Le vittime appartengono a 2 nuclei familiari che si davano una mano a preparare il vino e si trovavano nei pressi del magazzino adibito alla fermentazione del mosto in località Carusi della frazione San Miceli.

Teagedia a Paola: morte quattro persone intossicate, chi sono le vittime

Si tratta di Santino e Massimo Carnevale, padre e figlio di 70 e 40 anni e dei fratelli Valerio e Giacomo Scofano, di 40 e 70 anni, cognati di Santino Carnevale. Il primo a sentirtisi male sarebbe stato proprio Santino, un passato da emigrante in Svizzera come carpentiere prima di ritornare in Calabria, a Fuscaldo, per godersi la pensione e dedicarsi alla terra e all’agricoltura. L’uomo pare stesse travasando il mosto da una vasca posta sotto il livello stradale in alcune botti quando si è sentito male ed è caduto a terra. A questo punto gli altri che si trovavano nei pressi sono corsi all’interno per soccorrerlo ma uno dietro l’altro sono crollati, anche loro colpiti dalle esalazioni trovando la morte.

Il tentativo di salvataggio finito male

Assieme a Santino sono crollati senza sensi il figlio Massimo, anche lui ex emigrante tornato in Calabria per gravi motivi di salute, l’amico 70enne Giacomo Scofano, anche lui pensionato dopo una vita come infermerie professionale in una clinica della zona, e infine il fratello di quest’ultimo Valerio, operaio che non doveva trovarsi in quel magazzino perché era agli arresti domiciliari per una storia di stalking.

Il locale in cui le quattro vittime stavano preparando il vino non era sufficientemente arieggiato” ha dichiarato il Procuratore di Paola ma una ricostruzione più precisa di quanto accaduto potrebbe arrivare dalla testimonianza dell’unica a sopravvissuta la tragedia.

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