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È morto Lando Buzzanca: eredità e patrimonio dell’attore siciliano

È morto all'età di 87 anni il 18 dicembre del 2022

A quanto ammontano patrimonio ed eredità di Lando Buzzanca? L’attore palermitano è morto all’età di 87 anni nella giornata di domenica 18 dicembre. Da tempo era ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, dove era stato trasferito da una RSA dopo una caduta dalla sedia a rotelle. Ecco a quanto ammontano eredità e patrimonio dell’attore.

È morto Lando Buzzanca: eredità e patrimonio

L’ammontare del suo patrimonio non è noto. Nel corso della sua lunga carriera da apprezzato e stimato attore, Lando Buzzanca ha partecipato a numerosi progetti. Dopo alcuni film girati come comparsa, tra cui Ben-Hur — in cui interpretava uno degli schiavi della galea — l’esordio ufficiale arriva nel 1961 con Pietro Germi, che lo sceglie per il ruolo di Rosario Mulè in Divorzio all’italiana, e, successivamente, per quello di Antonio in Sedotta e abbandonata. Nel 1964 partecipa, come attore non protagonista, al film di Luciano Ricci Senza sole né luna, un film drammatico che racconta la dura vita da minatori durante gli ultimi mesi di scavo per il traforo del Monte Bianco.

Si presume, ad ogni modo, che il suo patrimonio sia particolarmente sostanzioso. In passato, come riportato dal settimanale Nuovo, i figli si sarebbero rivolto ad un giudice per nominare una persona scelta da loro o dallo stesso giudice per gestire i suoi averi.

La vita privata di Lando Buzzanca: moglie, figli, compagna più giovane

Lando Buzzanca è stato sposato per 57 anni con Lucia Peralta, quest’ultima morta nel 2010. Dal loro matrimonio sono nati due figli Massimiliano e Mario. L’attore poi ha avuto una nuova compagna, Francesca Della Valle, conosciuta nel 2016 e più giovane di lui di 35 anni. Proprio la giovane età della donna rispetto al padre, ha portato i figli a sospettare che l’attore sia stato vittima di qualche raggiro, visto che da tempo combatte con una malattia.

Sono note le simpatie politiche dell’attore per la destra e spesso egli si è detto boicottato da produttori e registi di sinistra per tale motivo. In occasione della messa in onda della miniserie televisiva Mio figlio, nella quale veniva trattato il tema dell’omosessualità, l’attore è stato invece oggetto di critiche da parte di diverse personalità del centrodestra.

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