Diritto

A Natale NON puoi…

Prontuario semi-serio sui comportamenti da evitare per un Natale crime-free

Ci siamo. Natale è alle porte e siamo tutti immersi nella sua inconfondibile atmosfera. Dalle vetrine dei negozi alle luci e arredamenti di case e strade è tornato il periodo dell’anno più riconoscibile (si spera anche più riconoscente) dell’anno.

Ecco dunque 5 avvertenze semi-serie sulle pratiche da evitare per un Natale sereno (si intende: per sé, ma soprattutto per gli altri) e al riparo da denunce:

  1. Cantare canzoni di Natale alle porte degli sconosciuti, in quanto potrebbe integrare la fattispecie di cui all’art. 659 c.p., che punisce chi disturba le occupazioni o il riposo delle persone mediante schiamazzi o rumori;
  2. Mandare a Natale, Santo Stefano, Capodanno e Befana il solito messaggio preimpostato “Tanti auguri a Te e Famiglia”, per il quale, almeno nei desiderata di chi lo riceve, dovrebbe scattare il reato di molestie telefoniche (art. 660 c.p.) o, nelle ipotesi reiterate e più gravi, quello di stalking (art. 612 bis c.p.);
  3. Tombolate, Mercante in Fiera e Pokerini vari potrebbero suggerire all’amico perdente e rosicone di accusarvi di esercizio o partecipazione in giochi d’azzardo (artt. 718-720 c.p.);
  4. Il denaro ricevuto da familiari e parenti durante le festività natalizie, se non adeguatamente giustificato e tracciabile può dar luogo a contestazioni per ricettazione, riciclaggio o reimpiego (artt. 648, 648 bis e 648 ter c.o.), specie se reinvestito nelle attività di cui al punto precedente;
  5. Baciare uno sconosciuto sotto il vischio, per quanto gesto hollywoodianamente romantico e iconico, se non gradito o ricambiato da chi lo riceve può integrare la violenza sessuale, quantomeno nella forma tentata (art. 609 bis c.p.).

Consegnandovi in dono questa incompleta, quanto scherzosa lista di consigli per le imminenti Festività, ci salutiamo con l’augurio, purtroppo rinnovato anno dopo anno, che nel 2022 si realizzi finalmente la più efficace delle riforme penali: un sano ‘riposo’ legislativo, bilanciato da seri interventi sulle controspinte sociali, economiche e culturali alla delittuosità. Un antidoto decisamente più efficace e con meno controindicazioni per curare il virus dell’illegalità.


di Fabio Coppola

Avvocato penalista, PhD e Post-Doc in Diritto Penale, Presidente di Scuola Giuridica Salernitana

avvocato Fabio Coppola

 

Avv. Fabio Coppola

Avv. Fabio Coppola, PhD www.lawfirmcoppola.it f.coppola@lawfirmcoppola.it

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