Cronaca

“Mi ha rubato 400mila euro”, confessa l’uomo che ha ucciso Fausto Gozzini nella sua azienda

"Mi ha rubato 400 mila euro, ora mi sono tolto un peso", questo il movente che ha spinto l'uomo alla tragedia immane

Omicidio in un’azienda in provincia di Cremona, il titolare della ditta Classe A Energy è stato ucciso a colpi di pistola: il killer confessa il gesto folle. Fausto Gozzini aveva 61 anni. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri ed è stata interdetta la strada interessata dal dramma. “Mi ha rubato 400 mila euro, ora mi sono tolto un peso”, questo il movente che ha spinto l’uomo alla tragedia immane.

Omicidio a Cremona, il killer confessa di aver uccio Gozzini

La vittima dell’omicidio avvenuto questa mattina è Fausto Gozzini, di 61 anni. L’uomo aveva rilevato la sua azienda solo tre anni fa, la Classe A Energy a Casale Cremasco-Vidolasco.

La tragedia

Il 61enne sarebbe stato ucciso da una persona che si è presentata in azienda con un fucile: è entrato e ha ucciso l’uomo senza esitare. Il killer, che secondo le informazioni raccolte dovrebbe avere 78 anni, è stato già fermato e verrà interrogato in queste ore.

Il tutto sarebbe avvenuto in frazioni di secondo: l’imprenditore è morto poco dopo l’agguato a causa delle gravi ferite riportate. Il 78 ha subito cercato il titolare della ditta, quindi si presume che l’attentato sia stato premeditato. Trovato, ha sparato senza pensarci due volte. Poco dopo è stato disarmato dai presenti che hanno assistito alla tragica scena.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica di quanto avvenuto. Intanto, la strada interessata dall’omicidio è stata interdetta.

La reazione del figlio della vittima

Il figlio della vittima si è precipitato immediatamente sul posto, così come i carabinieri. Un militare ha impedito all’uomo, comprensibilmente sconvolto, di avventarsi sull’autore dell’omicidio. Durante quei frangenti il carabiniere è stato colpito al volto involontariamente: è stato lievemente ferito. Sono in corso ora le indagini per ricostruire la dinamica e il movente che ha portato l’anziano a compiere il gesto verso il titolare 61enne.

Il movente

“Mi ha rubato 400 mila euro, ora mi sono tolto un peso”, questo sarebbe il movente confessato dall’uomo che avrebbe spinto il 78enne Domenico Gottardelli a compiere il gesto tanto atroce nei confronti di Fausto Gozzini. Lo ha confessato davanti al giudice per l’indagine preliminare nella mattinata di oggi.

I 400mila euro custoditi dal presunto omicida in garage

L’uomo avrebbe raccontato che custodiva in garage 400mila euro in contanti, soldi di risparmi lunghi una vita. Avrebbe poi spiegato che lui e la vittima erano molto amici fino al presunto furto.

“Aveva accesso a casa mia, insieme ad un’altra persona a cui avevo affidato le chiavi e con la quale Fausto aveva una frequentazione”. Quando non ha trovato i soldi per il killer non c’erano dubbi su chi fosse stato. Della scomparsa erano passati anni ma non ne aveva mai accennato all’amico. Ne era certo tanto che “non dormivo più” fino all’omicidio.

Le ultime parole della vittima

Dalle indiscrezioni la scena è stata atroce. Le ultime parole della vittima una volta visto l’amico nell’azienda sono state: “Che ci fai con un fucile?”. Poi il colpo sparato per errore prima sul pavimento e in seguito quelli fatali: due dritti al petto.

Avrebbe poi chiesto alla moglie e al figlio di chiamare ambulanza e carabinieri e per lui sono scattate le manette.

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