Cronaca

L’Organizzazione Mondiale della Sanità invita ad usare ancora il vaccino covid AstraZeneca

In queste ore Italia, Germania, Francia e Spagna hanno sospeso in via precauzionale e temporanea la somministrazione

In queste ore Italia, Germania, Francia e Spagna hanno sospeso in via precauzionale e temporanea la somministrazione del vaccino anti Covid di AstraZeneca alla luce di alcuni casi di trombosi venosa cerebrale che si sono verificati in Europa.

Ma l’Oms invita ad attendere i risultati delle indagini, che sono state avviate per capire se c’è una qualche genere di correlazione tra il siero AstraZeneca e i decessi che si sono verificati finora, a pochi giorni di distanza dalla somministrazione del vaccino. L’Organizzazione Mondiale della Sanità invita ad usare ancora il vaccino covid AstraZeneca.

Oms: usare ancora il vaccino covid AstraZeneca

L’Oms ritiene che i Paesi debbano continuare ad utilizzare il vaccino di AstraZeneca. “Sfortunatamente, le persone muoiono di trombosi ogni giorno, la chiave è se questo abbia qualche legame con il vaccino. Al momento non abbiamo riscontrato che ci sia una relazione tra il vaccino e i casi di trombosi rilevati. Infatti, le percentuali di trombosi tra i vaccinati sono addirittura inferiori a quelle della popolazione nel suo complesso. Nessun farmaco è sicuro al 100%, ma bisogna tenere conto dei vantaggi di vaccinare la popolazione”. Lo ha detto Soumya Swaminathan, scienziato capo dell’Oms, nel briefing da Ginevra.

Le nazioni che hanno sospeso la campagna vaccinale

La Danimarca è stata la prima Nazione a sospendere la somministrazione del vaccino anti Covid di AstraZeneca. In seguito all’inoculazione si sono verificati alcuni casi di trombosi, che seguono altri due eventi simili avvenuti nei giorni scorsi in Austria. Nel mirino era finito il lotto Abv285. 

I dati dell’azienda

AstraZeneca ha comunicato che “su un totale di 17 milioni di soggetti vaccinati con questo siero, ci sono stati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la Società ha ricevuto all′8 marzo”, sottolineando che tale numero di eventi “è molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati”. Il parere dell’Ema dunque arriverà entro la giornata di giovedì 18 marzo.

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