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Ora legale 2023, quando e perché cambieremo l’ora

Quando si cambia l’ora e torneremo all’ora legale nel 2023? Le lancette verranno spostate nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo, spostandole in avanti di un’ora, dalle 2 alle 3 di notte. Lo spostamento dovrà essere effettuato solo sugli orologi analogici, dato che su smartphone, pc e altri dispositivi digitali il cambio avviene automaticamente. Occhio anche anche ad apparecchi come forno, microonde e altri piccoli elettrodomestici.

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In questo modo guadagneremo un‘ora di luce in più al giorno per diversi mesi. Ovviamente, l’effetto “negativo” sarà quello di dormire un’ora in meno, dato che le 2 diventeranno le 3 e ci si alzerà prima. L’ora legale è la convenzione di spostare avanti di un’ora le lancette degli orologi di uno Stato per sfruttare meglio l’irradiazione del sole durante il periodo estivo.

Vantaggi e svantaggi dell’ora legale

Lo scopo dell’ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. L’ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente usate in modo non necessario a causa delle abitudini di orario.

Si consideri ad esempio una persona che dorma ogni giorno dalle 23 alle 7: d’estate il sole sorge ben prima delle 7, e quindi utilizzando l’ora legale è possibile sfruttare l’ora di luce dalle 6 alle 7 e ritardare di un’ora l’accensione della luce elettrica alla sera.

Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione, ogni anno stima il risparmio consentito dall’adozione dell’ora legale. La tabella seguente riporta questi dati per alcuni anni.

Perché l’ora solare si cambia alle 3?

La primavera porta con sé l’ora legale, ossia la convenzione (non solo italiana bensì europea) di mettere avanti di un’ora le lancette degli orologi durante il periodo primaverile ed estivo, per avere più la luce solare nel tardo pomeriggio (in cambio di un po’ meno luce al mattino prestissimo).

Il cambio dell’ora può essere abolito in Italia?

L’abolizione dell’ora solare comporterebbe l’utilizzo dell’ora legale tutto l’anno, con il problema che d’inverno, con meno ore di luce a disposizione, uno slittamento in avanti di alba e tramonto potrebbe fornire sì un’ora di luce in più alla sera, ma anche una in meno ogni mattina, mentre le attività umane continuerebbero a svolgersi con lo stesso orario.

La questione è di competenza dell’Unione europea, in base alla direttiva 2000/84/CE. La Commissione europea sta valutando se abolire il cambio fra estate e inverno. Si tratta di scegliere se tenere costantemente l’ora invernale, oppure l’ora estiva, oppure ancora una media fra le due, per cui ad esempio l’ora dell’Europa Centrale diventerebbe UTC + 1.30. A Milano il Sole sorgerebbe d’inverno alle 8.30 e tramonterebbe d’estate alle 20.45.

Tra il 4 luglio 2018 e il 16 agosto 2018 sul sito della Commissione europea si è svolta una consultazione pubblica aperta sulle disposizioni relative all’ora legale, in cui, tra le domande, nel caso di abolizione del cambio orario veniva posta l’alternativa tra il mantenere sempre l’ora solare o il mantenere sempre l’ora legale. La consultazione ha ottenuto 4,6 milioni di risposte – il numero più alto mai ricevuto da una consultazione pubblica UE.

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