Cronaca

Polmoni bruciati dal Covid-19, il dono di Davide salva un 18enne

Salvato un 18enne con i polmoni bruciati dal coronavirus. Salvato grazie a Davide Trudu, un ragazzo di 30 anni morto in un incidente dopo aver chiesto un passaggio ad un amico che guidava un trattore. Un sobbalzo su una buca, caduta rovinosa, coma irreversibile. La madre, Ignazia Sanna, ha voluto donare gli organi del figlio che hanno permesso ad un 18enne di vivere.

Polmoni bruciati dal coronavirus, 18enne vive grazie a Davide

Il giovane, in fin di vita a Milano, è stato sottoposto ad un intervento durato 12 ore. Si tratta del primo trapianto bilaterale in Europa, ora respira da solo. La madre di Davide, Ignazia, ha rivelato al Corriere della Sera: “Sarebbe felice, Davide, di sapere che grazie a lui altre persone sono vive. Era generoso e sensibile. Mi piacerebbe abbracciarli un giorno, perché so che in loro vive anche mio figlio”.

Gli altri organi donati

Altre quattro persone hanno avuto in dono il cuore di Davide (una donna sarda, 39 anni), il fegato (un emiliano, rischiava di morire se il trapianto non fosse stato effettuato in 24 ore) e i reni, due persone di Carbonia e Nuoro.


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