Cronaca

Quali sono le Regioni che rischiano di cambiare colore con il prossimo monitoraggio sul Coronavirus

Tra qualche giorno la Cabina di regia pubblicherà il monitoraggio settimanale sulla situazione epidemiologica in base al quale alcune Regioni potrebbero finire in area rossa o arancione. Al momento nessuna Regione o Provincia autonoma ha applicato le restrizioni anti-contagio più severe, ma in tutto il territorio nazionale sono state istituite delle micro zone rosse per arginare i focolai. E alcuni territori in particolare sono osservati speciali

A causa delle varianti del coronavirus, alcune regioni in Italia potrebbero cambiare colore, passando in zona rossa. Oggi gli esperti del Istituto superiore di sanità e del Comitato tecnico scientifico si riuniranno per fare il punto sulla situazione epidemiologica legata al Covid nel Paese. Tra qualche giorno poi la Cabina di regia pubblicherà il monitoraggio settimanale in base al quale alcune Regioni potrebbero poi finire in area rossa o arancione. E nel frattempo i governatori continuano a chiedere al governo di semplificare i parametri in base al quale vengono effettuate aperture e chiusure.

Covid, quali sono le regioni che potrebbero cambiare colore?

Al momento nessuna Regione è in zona rossa. Nell’area arancione, invece, si trovano Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Molise, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento e Umbria. Restano in zona gialla Calabria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto.

Dal prossimo fine settimana, però, la situazione potrebbe cambiare. L’ultimo monitoraggio dell’Iss mostra un indice Rt in aumento in gran parte del territorio. Ad alto rischio troviamo l’Umbria, ma diverse altre Regioni presentano una classificazione di rischio moderata, ma con alta probabilità di progressione: si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Molise ed entrambe le Province autonome del Trentino Alto Adige (Bolzano e Trento). E in ben 11 Regioni l’Rt è sopra quota 1.

L’allerta

Il livello di allerta è alto in diversi territori, anche contando che l’indice Rt non è l’unico parametro preso in considerazione quando si devono decidere le chiusure. Si torna a parlare di zona rossa, dopo diverse settimane in cui nessuna Regione si è più trovata a dover applicare le norme più severe. E se ne parla in relazione all’Abruzzo. Per Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte potrebbe invece scattare la zona arancione.

Le mini zone rosse

Intanto sono sempre di più le mini zone rosse su tutto il territorio nazionale, i Comuni costretti a chiudere nel tentativo di arginare i focolai ed evitare che il contagio si diffonda nel resto della provincia/Regione. E proprio in alcuni di questi territori più colpiti sono particolarmente diffuse le varianti del coronavirus.

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