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Le frasi e le citazioni più belle di Raffaella Carrà

Addio a Raffaella Carrà: frasi, citazioni, aforismi e battute celebri della presentatrice tv morta all'età di 78 anni

Quali sono frasi, citazioni, aforismi battute più celebri famose di Raffaella Carrà? La presentatrice tv è morta il 5 luglio del 2021 all’età di 78 anni, stroncata da una malattia di cui non aveva mai parlato pubblicamente. Nel corso della sua lunga e celebre carriera, ci ha regalato degli indimenticabili momenti di spettacolo e sorrisi.

Raffaella Carrà morta a 78 anni: frasi, citazioni, aforismi e battute

Di seguito la raccolta completa di frasi, citazioni, aforismi battute più celebri famose di Raffaella Carrà: 

  • La mia carriera è stato un continuo sorprendermi, e questo è il massimo: gioire di una piccola o di una grande cosa significa vivere.
  • Ogni tanto i giovani hanno nelle cellule il fatto di scimmiottare cose già viste. Quelli che hanno molto talento e sono molto alternativi sono difficili da capire.
  • Che cosa ci trovassero di tanto straordinario nel mio ombelico, ci ha pensato mia madre a svelarlo: “Piace perché è un ombelico alla bolognese”.
  • Sono contenta di non essermi montata la testa, ho molta autoironia. Bisogna essere sereni con se stessi per fare questo lavoro.
  • Non ci si improvvisa. Per diventare grandi serve molta esperienza alle spalle, dalla serata allo spettacolo, dalla piccola televisione alla radio.

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  • Da bambina il mio grande sogno era diventare una coreografa di balletti classici. Volevo dirigere altri da dietro le quinte e invece mi sono trovata davanti alle telecamere, e con sorpresa sono arrivati il successo, i viaggi, i concerti, i bagni di folla, i fiori, i riconoscimenti.
  • La televisione va velocissima e stare dietro a quello che vi accade dentro è una cosa che deve prevedere una certa esperienza.
  • [Parlando degli anni del successo] Pensavo che avrei potuto fare qualunque cosa quando ne avessi avuto voglia.
  • E invece non era così, presto mi sono dovuta ricredere. Un figlio non si può programmare come si fa con uno spettacolo televisivo o un concerto.
  • Ricevevo tante lettere di ragazzi gay. Scrivevano: Non mi suicido solo perché ci sei tu. Con loro diventavo la spalla a cui appoggiarsi. Rispondevo: Se nel tuo corpo ci sono dei geni più prepotenti nei confronti del tuo sesso, devi accettarti e devi risolverti.
  • Amo la tenerezza. È la chiave dell’amore. Quello che resta quando finisce il fuoco del sesso.

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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