Referendum giustizia, quesito numero 5: la spiegazione del testo e perchè votare Sì o No

Referendum giustizia, quesito numero 5 (scheda verde) sulla candidatura al Consiglio superiore della magistratura

Referendum giustizia, quesito numero 5 (scheda verde) sulla candidatura al Consiglio superiore della magistratura – Il quinto quesito (scheda verde) vuole abolire l’obbligo di raccolta firme per i magistrati intenzionati a candidarsi al Consiglio superiore della magistratura. Il Csm è composto da 27 membri, di cui 3 di diritto – cioè non eletti, che sono il presidente della Repubblica più il presidente e il procuratore generale della Corte di cassazione – e gli altri eletti. Il suo ruolo è governare la magistratura, valutando e gestendo in maniera autonoma le azioni di giudici e pubblici ministeri. Tra i suoi compiti c’è anche la gestione dei concorsi, gli avanzamenti di carriera, gli spostamenti e le sanzioni disciplinari.

Esclusi i tre membri di diritto, gli altri 25 vengono eletti per due terzi dai magistrati e per un terzo dal Parlamento. Per diventare membro del Csm, un candidato o una candidata deve ottenere le firme di almeno 25 magistrati che svolgono un ruolo di supporto alla candidatura. Il quesito propone quindi di eliminare la raccolta firme, per permettere al candidato o alla candidata di presentare liberamente una candidatura, senza la necessità di un appoggio. Secondo i promotori questo eviterebbe voti politicizzati all’interno del Csm e mette in discussione l’attuale sistema basato sulla fotografia delle correnti, ma l’impatto sarebbe limitato perché non interviene sulla trasformazione dei voti in seggi. Inoltre, il quesito sarebbe superato dall’eventuale approvazione dell’articolo 33 del testo sulla riforma della giustizia in Aula alla Camera che è di diretta applicazione, non di delega.

Referendum giustizia, quesito numero 5


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