Cronaca
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Diventano 9 le regioni della zona arancione: cosa si può fare e cosa è vietato

Nove regioni in zona arancione, cosa si può fare e cosa è vietato: le regole da rispettare nella zona a media criticità

Si allunga la lista delle regioni in zona arancione. Emilia-Romagna, Friuli e Marche si uniscono ad Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria. Il comitato tecnico-scientifico deve confermare la lista in base all’ultimo Dpcm, il ministro alla Salute Roberto Speranza dovrebbe firmare l’ordinanza con i nuovi provvedimenti dopo aver sentito le Regioni.

L’elenco delle regioni in zona arancione

In attesa che il ministro Speranza firmi l’ordinanza ratificata dal Comitato tecnico-scientifico, di seguito il nuovo gruppo di regioni arancioni:

  • Emilia-Romagna;
  • Friuli Venezia Giulia;
  • Basilicata;
  • Abruzzo;
  • Liguria;
  • Puglia;
  • Sicilia;
  • Umbria;
  • Basilicata

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Cosa si può fare e cosa non si può fare nella zona arancione

  • Divieto di circolazione da un Comune all’altro salvo comprovate esigenze di lavoro, studio o salute
  • Possibilità di spostarsi in un Comune diverso dal proprio per poter usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune di residenza
  • Circolazione vietata dalle ore 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di necessità (lavoro o salute)
  • Chiusi bar e ristoranti 7 giorni su 7
  • Asporto consentito fino alle 22
  • Nessuna limitazione per consegne a domicilio
  • Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi (tranne farmacie, parafarmacie, alimentari, tabacchi, edicole)
  • Chiuse mostre e musei
  • Scuola didattica a distanza per le scuole superiori di II grado (ad eccezione degli studenti con disabilità in caso di utilizzo di laboratori
  • Lezioni in presenza per infanzia, elementari e medie
  • Lezioni a distanza all’università (tranne per laboratori e studenti del primo anno)
  • Sospese prove preselettive e prove scritte in presenza per i concorci pubblici (ad eccezione di quelli per le abilitazioni delle professioni sanitarie o della Protezione Civile
  • Trasporti: capienza al 50% (ad eccezione del trasporto scolastico
  • Sospese scommesse, giochi e videogiochi anche nei bar e nelle tabaccherie
  • Ristoranti aperti fino alle 18
  • Asporto consentito fino alle 22
  • Nessuna limitazione per consegne a domicilio
  • Chiuse piscine, palestre, teatri, cinema
  • Aperti centri sportivi

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