Richard Strauss è stato un compositore e direttore d’orchestra tedesco, riconducibile al periodo tardo-romantico e noto soprattutto per i suoi poemi sinfonici e le sue opere liriche. Tra le sue tante opere ricordiamo, Così parlò Zarathustra – Also sprach Zarathustra (1896), ancora oggi molto perché venne utilizza come colonna sonora del film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.
Richard Strauss, biografia e opere
Richard Georg Strauss nasce l’11 giugno 1864 a Monaco. Strauss ha un’infanzia agiata, suo padre, infatti, è il primo corno all’orchestra di Corte di Monaco e sua madre appartiene ad una ricchissima famiglia. Poco più che un bambino viene iniziato allo studio della musica: a 6 anni inizia a comporre le sue prime composizioni e, solo in seguito, riceve lezioni dal maestro di cappella Friedrich Wilhelm Meyer.
Sotto la guida del maestro Meyer, crea i suoi primi lavori importanti, prima solo per pianoforte e canto, poi brani più complessi per: concerti, una grande sonata, un quartetto d’archi, due sinfonie e una serenata per fiati. La passione per gli strumenti musicali nella fase adolescenziale, sviluppano in lui un’eccezionale bravura tecnica.
Strauss ha elaborato un linguaggio strumentale ricco di complessi contenuti concettuali ed effetti orchestrali assolutamente originali, sostenuto da un forte impegno drammatico.
Lo studio, i viaggi e lo stile wagneriano
Nel 1882 Strauss si iscrive all’Università di Monaco, ma non porta mai a termine gli studi, infatti abbandona l’università nel 1883 per intraprendere un viaggio d’arte, che lo porta a Dresda e Berlino, dove stringe contatti importanti soprattutto con il noto direttore della Meininger Hofkapelle, Hans von Bülow che, nel 1885, lo assume come maestro di cappella del Meininger Hof.
Nello stile, la prima produzione, costituita da poemi sinfonici, quali Don Juan, Morte e Trasfigurazione, sottolineava generi precedenti (di Brahms o Schumann), ma poi il suo stile cambia e si avvicina più propriamente a quello wagneriano.
Dopo alcune difficoltà iniziali, del primo poema sinfonico, Macbeth, ne esistono almeno tre versioni, Strauss trova il suo stile inconfondibile con Don Juan (1888-89) e soprattutto con Tod und Verklärung (1888-90), che lo rende rapidamente celebre.
Così parlò Zarathustra – Also sprach Zarathustra e 2001 Odissea nello spazio
Ma l’opera a renderlo famoso da generazioni completamente diverse è Così parlò Zarathustra – Also sprach Zarathustra (1896), le cui battute iniziali sono rintracciabili nel film di Stanley Kubrick, 2001: Odissea nello spazio.
Strauss compose anche musica per balletto: Josephslegende (1914) e Schlagobers (1924) ed opere di nostalgico classicismo quali: Il cavaliere della rosa (1911), Arianna a Naxsos(1912-1916). Ma il vero trionfo internazionale e la fama come compositore operistico sono giunti con le due opere: Salomé (1905) ed Elektra (1909).
I lavori finali e la morte
Dopo il 1930 si nota uno stile più appiattito ed con la grande opera La donna senz’anima – Die Frau ohne Schatten (1919) termina nella sua produzione, la fase drammatico-sperimentale.
Negli anni successivi nascono lavori di costruzione più leggera e in stile classicistico, come: Capriccio e Daphne, dove comunque rimane la sicurezza drammaturgica per il teatro musicale.
Il ruolo di Strauss nell’epoca del Nazismo rimane controverso, quello che sappiamo e che, dal 1933 al 1935, resse la presidenza della Camera musicale del Reich, anche se con compiti puramente simbolici e celebrativi, alcune opinioni riportano, infatti, la totale apoliticità di Strauss, e sostengono che non abbia mai cooperato con il Nazismo in quanto alcuni suoi nipoti erano, inoltre, per metà ebrei.
Nel 1948 Strauss completò il suo ultimo lavoro maggiore, Vier letzte Lieder, per voci maschili alte e orchestra (1950), che rappresenta la sua opera vocale più nota. Strauss muore l’8 settembre 1949 a Garmisch-Partenkirchen.