Rino Gaetano: le frasi piĆ¹ belle delle sue canzoni

Rino Gaetano (Crotone, 29 ottobre 1950 ā€“ Roma, 2 giugno 1981) ĆØ considerato uno dei piĆ¹ importanti cantautori italiani, autore di frasi provocatorie e irriverenti, ma declamate con la leggerezza e lā€™ingenuitĆ  dellā€™artista puro. Di lui Mogol scrive: ā€œLa gente se lo ricorda, passano gli anni e lui diventa importante. ƈ unā€™alchimia, ĆØ indecifrabile veramente, secondo me ĆØ la sua libertĆ  dā€™artista, la sua non appartenenza a nessun codiceā€.

Ecco una raccolta delle frasi piĆ¹ belle di Rino Gaetano.

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Le frasi piĆ¹ belle di Rino Gaetano

Ci sono persone pagate per dare notizie, altre per tenerle nascoste, altre per falsarle. Io non sono pagato per far niente di tutto questo.

Io cerco di scrivere canzoni ispirandomi ai discorsi che si possono fare sui tram, in mezzo alla gente, dove ti rendi subito conto dellā€™andazzo sociale. Non voglio dare insegnamenti, voglio soltanto fare il cronista.

Sognare la vita, vivere un sogno, cantare per non vivere niente.

Sanremo non significa niente e non a caso ho partecipato con Gianna che non significa niente.

Ci sono persone pagate per dare notizie, altre per tenerle nascoste, altre per falsarle. Io non sono pagato per far niente di tutto questo.

Cerco in tutte le canzoni
e in un passero sul ramo
uno spunto per la rivoluzione.
(Cerco, 1978)

Ma come fare non so,
sƬ, devo dirlo, ma a chi?
Se mai qualcuno capirĆ ,
sarĆ  senzā€™altro un altro come me.
(Ad esempio a me piace il sud)

Supponiamo un mattino
tu ti alzi e ami me.
(Supponiamo un amore, 1974)

Mio fratello ĆØ figlio unico
perchĆ© ĆØ convinto che Chinaglia non puĆ² passare al Frosinone,
perchĆ© ĆØ convinto che nellā€™amaro benedettino
non sta il segreto della felicitĆ ,
perchĆ© ĆØ convinto che anche chi non legge Freud puĆ² vivere centā€™anni.
(Mio fratello ĆØ figlio unico)

Mi dicono alla radio: ā€œStatti calmo, statti buono
non esser scalmanato, stai tranquillo e fatti uomoā€ā€¦
ma io con la mia guerra voglio andare ancora avanti
e, costi quel che costi, la vincerĆ² non ci son santi.
(da E io ci sto)

La luce discreta spiava e le ombre inventava
mentre sul mare una luna dipinta danzava
chi coglierĆ  il mio fiore bagnato di brina
un principe azzurro o forse io adulta io bambina.
(Sei ottavi, 1977)

Cerco il punk in una lametta la felicitĆ  ed il dolore
nel fumo di una sigaretta
se ho degli attimi di rancore cerco te e la tua bocca
nei tuoi occhi trovo amore.
(Cerco, 1978)

A mano a mano ti accorgi che il vento
Ti soffia sul viso e ti ruba un sorriso
La bella stagione che sta per finire
Ti soffia sul cuore e ti ruba lā€™amore
A mano a mano si scioglie nel pianto
Quel dolce ricordo sbiadito dal tempo
Di quando vivevi con me in una stanza
Non cā€™erano soldi ma tanta speranza.
(A mano a mano)

La sposa in bianco, il maschio forte,
i ministri puliti, i buffoni di corte
..Ladri di polli
Super-pensioni (Nun te reggae piĆ¹)
Ladri di stato e stupratori
il grasso ventre dei commendatori,
diete politicizzate,
Evasori legalizzati, (Nun te reggae piĆ¹)
Auto blu, sangue blu,
cieli blu, amori blu,
Rock & blues (Nun te reggae piĆ¹!)
(NunTeReggae piĆ¹, 1978)

Eja-eja alalĆ , (Nun te reggae piĆ¹)
DC-PSI (Nun te reggae piĆ¹)
DC-PCI (Nun te reggae piĆ¹)
PCI-PSI, PLI-PRI
DC-PCI, DC DC DC DC
Cazzaniga, (nun te reggae piĆ¹)
avvocato Agnelli,
Umberto Agnelli,
Susanna Agnelli, Monti Pirelli,
dribbla Causio che passa a Tardelli
Musiello, Antognoni, Zaccarelli.. (nun te reggae piĆ¹)
..Gianni Brera,
Bearzot, (nun te reggae piĆ¹)
(NunTeReggae piĆ¹, 1978)

Monzon, Panatta, Rivera, Dā€™Ambrosio
Lauda, Thoeni, Maurizio Costanzo, Mike Bongiorno,
Villaggio, RaffĆ  e Guccini..
Onorevole eccellenza
Cavaliere senatore
nobildonna, eminenza
monsignore, vossia
cheri, mon amour!.. (Nun te reggae piĆ¹!)
(NunTeReggae piĆ¹, 1978)

Mi sia consentito dire, il nostro ĆØ un partito serio,
disponibile al confronto.
(NunTeReggae piĆ¹, 1978)

Se questā€™estate andremo al mare, soli, soldi e tanto amore,
e vivremo nel terrore che ci rubino lā€™argenteria,
ĆØ piĆ¹ prosa che poesia.
(NunTeReggae piĆ¹, 1978)

Escluso il cane
non rimane che gente assurda
con le loro facili soluzioni
nei loro occhi cā€™ĆØ un cannone
e un elisir di riflessione.
(Escluso il cane, 1977)

Ma togli il cane,
escluso il cane,
tutti gli altri son cattivi,
pressochƩ poco disponibili,
miscredenti e ortodossi
di aforismi perduti nel nulla.
(Escluso il cane, 1977)

Aida
le tue battaglie
i compromessi
la povertĆ 
i salari bassi
la fame bussa
il terrore russo
Cristo e StalƬn
(Aida, 1977)

Aida
come sei bella
(Aida, 1977)

E Berta filava e filava con Mario
e filava con Gino
e nasceva il bambino che non era di Mario
e non era di Gino.
(Berta filava, 1976)

Chi vive in baracca, chi suda il salario
chi ama lā€™amore e i sogni di gloria
chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria
Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio
chi vuole lā€™aumento, chi gioca a Sanremo
(Ma il cielo ĆØ sempre piĆ¹ blu, 1975)

Chi ĆØ assicurato, chi ĆØ stato multato
chi possiede ed ĆØ avuto, chi va in farmacia
chi ĆØ morto di invidia o di gelosia
chi ha torto o ragione, chi ĆØ Napoleone
chi grida ā€œal ladro!ā€, chi ha lā€™antifurto
chi ha fatto un bel quadro, chi scrive sui muri
chi reagisce dā€™istinto, chi ha perso, chi ha vinto
(Ma il cielo ĆØ sempre piĆ¹ blu, 1975)

Chi canta PrƩvert, chi copia Baglioni
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia
chi ĆØ morto dā€™invidia o di gelosia
chi legge la mano, chi vende amuleti
chi scrive poesie, chi tira le reti
chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
(Ma il cielo ĆØ sempre piĆ¹ blu, 1975)

Beati i professori, beati gli arrivisti,
i nobili e i padroni, specie se comunisti.
(Le beatitudini, 1980)

Beati i bulli di quartiere perchƩ non sanno quello che fanno
ed i parlamentari ladri che sicuramente lo sanno.
(Le beatitudini, 1980)

Beati sono i ricchi perchƩ hanno il mondo in mano,
beati i potenti e i re, beato chi ĆØ sovrano.
(Le beatitudini, 1980)

Lā€™estate che veniva con le nuvole rigonfie di speranza
nuovi amori da piazzare sotto il sole
il sole che bruciava lunghe spiagge di silicio
e tu crescevi, crescevi sempre piĆ¹ bella
fiorivi sfiorivano le viole
(Sfiorivano le viole, 1976)

I passi delle onde che danzavano sul mare a piedi nudi
come un sogno di follie venduto allā€™asta
la notte quella notte cominciava un poā€™ perversa
e mi offriva tre occasioni per amarti
(Sfiorivano le viole, 1976)

il marchese La Fayette ritorna dallā€™America
importando la rivoluzione e un cappello nuovo
mentre io oh ye aspettavo
(Sfiorivano le viole, 1976)

Gianna Gianna Gianna sosteneva, tesi e illusioni
Gianna Gianna Gianna prometteva, pareti e fiumi
Gianna Gianna aveva un coccodrillo, ed un dottore
Gianna non perdeva neanche un minuto, per fare lā€™amore
Ma la notte la festa ĆØ finita, evviva la vita
(Gianna, 1978)

Gianna difendeva il suo salario, dallā€™inflazione
Gianna Gianna Gianna non credeva a canzoni o UFO
Gianna aveva un fiuto eccezionale, per il tartufo
(Gianna, 1978)

E quando la tua mente prende il volo
ti accorgi che sei rimasto solo.
[Ti Ti Ti Ti, 1980)

A te che odi i politici imbrillantinati
che minimizzano i loro reati
disposti a mandare tutto a puttana
pur di salvarsi la dignitĆ  mondana
a te che non ami i servi di partito
che ti chiedono il voto un voto pulito
partono tutti incendiari e fieri
ma quando arrivano sono tutti pompieri
a te che ascolti il mio disco forse sorridendo
giuro che la stessa rabbia sto vivendo
stiamo sulla stessa barca io e te
[Ti Ti Ti Ti, 1980)

Cogli la mia rosa dā€™amore
cogli la mia rosa dā€™amore
regala il suo profumo alla gente
(Cogli la mia rosa dā€™amore, 1976)

Lasciale almeno i ricordi
le loro mani nel chiedere e amore nel dare.
(Cogli la mia rosa dā€™amore, 1976)

Avrei voluto comprare dei fiori
avrei dovuto trovare lā€™amore
ma non si compran quadri e fiori
non si gioca a picche e a cuori con Maria
(La festa di Maria, 1977)

cā€™ĆØ chi lo ascolta ma per chi no fa lo stesso
crede in un mondo piĆ¹ giusto e piĆ¹ vero
michele oā€™ pazzo ĆØ pazzo davvero
state sereni tutto cambierĆ  domani
avremo tutti una casa di quattro o cinque vani
palloncini nuovi belli e colorati
portatemi gli stracci le carte e i vostri peccati
(Michele oā€™ pazzo ĆØ pazzo davvero, 1980)

Vecchi gozzi alla deriva si preparano alla pesca
con le reti rattopate nella stiva
lā€™onda avanza a passi nani agonistica col molo
mentre il vento giĆ  scommette coi gabbiani
(Anche questo ĆØ sud, 1979)

Il cavallo con piĆ¹ rabbia galoppava fuori porta
e lasciava il suo ricordo nella nebbia,
le persiane ormai serrate inventavano la notte,
solo il fiume vomitava i suoi rifiuti.
(Anche questo ĆØ sud, 1979)

Ad esempio a me piace rubare
le pere mature sui rami se ho fame,
ma quando bevo sono pronto a pagare
lā€™acqua, che in quella terra ĆØ piĆ¹ del pane.
(Anche questo ĆØ sud, 1979)

Su Plutone
oggi
mi hanno visto in molti,
mi volevano fotografare
ma di profilo vengo male.
(Ufo a ufo)

Vecchi solai e ciminiere lavatoi al decimo piano
Fumo che sale il paradiso e gli angeli cadono giĆ¹
(La zappaā€¦ il tridente, il rastrello, la forca, lā€™aratro, il falcetto, il crivello, la vanga, 1976)

La zappa il tridente il rastrello la forca
lā€™aratro Il falcetto il crivello la vanga
e la terra che spesso tā€™infanga
giovane e bello divo e poeta
con un principio dā€™intossicazione aziendale
fatturato lordo la classifica che sale
il resto lo trova naĆÆf
(La zappaā€¦ il tridente, il rastrello, la forca, lā€™aratro, il falcetto, il crivello, la vanga, 1976)

Rare tracce di signori
benpensanti e non creduti,
traffichini grossi e astuti,
ricchi forti e incensurati.
(Rare tracce, 1977)

Io scriverĆ² se vuoi perchĆ© cerco un mondo diverso,
con stelle al neon e un poco di Universo,
e mi sento un eroe a tempo perso.
(Io scriverĆ², 1979)

Io scriverĆ² sul mondo e sulle sue brutture
sulla mia immagine pubblica e sulle camere oscure
sul mio passato e sulle mie paure.
(Io scriverĆ², 1979)

Ma con chiunque sappia divertirsi mi salverĆ²
che viva la vita senza troppo arrichirsi mi salverĆ²
che sappia amare che conosca Dio come le sue tasche
(Io scriverĆ², 1979)

ƈ il tuo lavoro di catena
che curva a poco a poco la tua schiena,
neanche un minuto per ogni auto,
la catena ĆØ assai veloce
e il lavoro ti ha condotto
a odiare la 128.
(Lā€™operaio della Fiat Ā«La 1100Ā», 1974)

Supponiamo una stanza,
tu mi aspetti gia da un poā€™,
il telefono squilla
dico forse non verrĆ²,
sapresti tacere il dolore
e non portarmi rancore,
supponiamo che soffri
perchƩ amore non ti do?
(Supponiamo un amore, 1974)

Amo il sale della terra,
amo il sale della vita,
amo il sale dellā€™amore,
amo il sale che cā€™ĆØ in te.
(I tuoi occhi sono pieni di sale, 1974)

Fabbricando scuole
Sub-appalti e corruzione, bustarelle da un milione
Fabbricando case
Popolari biservizi secondo il piano regolatore
Fabbricando case
Ci si sente vuoti dentro il cuore
(Fabbricando case, 1978)

Spendi per opere assistenziali,
per sciagure nazionali e ti guadagni lā€™aldilĆ 
e puoi morire in odore di santitĆ .
(Fabbricando case, 1978)

Ma visto che mi vuoi lasciare
ĆØ inutile tergiversare,
rendimi le mie parole
che ti ho detto con amore
e le frasi e le poesie,
quelle tue e quelle mie.
(Visto che mi vuoi lasciare, 1978)

La gente che abbandona spesso il suo paesello
lasciando la sua falce in cambio di un martello,
ricorda nei suoi occhi, nel suo cuore errante
il misero guadagno di un bracciante.
(Agapito Malteni il ferroviere, 1974)

A duecento cā€™ĆØ sempre una donna che ti aspetta,
sdraiata sul cofano allā€™autosalone,
che ti dice prendimi
maschiaccio libidinoso, coglione.
(Spendi spandi effendi, 1977)

E sono ormai convinto da molte lune
dellā€™inutilitĆ  irreversibile del tempo.
(Tu, forse non essenzialmente tu, 1974)

Si dice che in America tutto ĆØ ricco tutto ĆØ nuovo,
puoi salire in teleferica
sui grattacieli e farti un uovo,
io cerco il rockā€™nā€™Roll al bar e nei metrĆ²,
cerco una bandiera diversa senza sangue sempre tersa
(E io ci sto, 1980)

[Su lā€™album Mio fratello ĆØ figlio unico] Analizzo la situazione dellā€™escluso, dellā€™emarginato della societĆ  e ne concludo che in fondo siamo tutti figli unici: i rapporti di convivenza sono dettati solamente dal dovere e non dal piacere di incontrarsi e di collaborare umanamente

Berta siamo un poā€™ tutti quanti noi che abbiamo scoperto i trucchi, i giochi di prestigio, i santi che si vestono dā€™amianto, gli eroi. Mi ĆØ servita per smitizzare i miti nazionali, come la patria e la famiglia

[Prima di suonare Nuntereggae piĆ¹ durante un concerto del 1979] Cā€™ĆØ qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire questa sera! Capiranno e apriranno gli occhi, anzichĆ© averli pieni di sale!

Non ho mai raccontato una storia dā€™amore mia, perchĆ© raccontare i fatti miei puĆ² anche dare fastidio alla donna che sta con me, perchĆ© potrei correre il rischio di perderla: a questo punto preferisco perdere la canzone.

Bisogna partire dal presupposto che io, come altri cantautori della mia generazione, faccio musica leggera. Ma questo non impedisce che si possano dire cose che leggere non sono. Io parlo anche dā€™amore, ma evito di raccontare situazioni del tipo: lei mi lascia, va dallā€™altro, poi si pente e torna da me. CosƬ, anche dal linguaggio, cerco di essere realista. CioĆØ, parlando dā€™amore, evito di usare le solite parole lacrimevoli e inutili.

Pretendere di dare alla gente attraverso una canzone qualcosa che sia piĆ¹ del sorriso, seppur amaro, qualcosa che avvii un processo concreto, ĆØ pura illusione. Questa ĆØ la tesi di molti cantautori ed anche la mia: in Italia una cosa che ha sempre funzionato ĆØ lā€™ironia, la satira (anche se nessuno si ĆØ mai riconosciuto in quei personaggi che ne sono stati oggetto), il ā€œnon se ne puĆ² piĆ¹ semplificato e senza drammatici seguitiā€.

Diciamo che sto in macchina, penso a un motivo cosƬ, unā€™aria e allora cerco di ricordarmela, di cantarla proprio fino allā€™esaurimento altrimenti me la scordo subito, perchĆ© tra lā€™altro cā€™ho poca memoria. Arrivato a casa la registro, poi questā€™aria ovviamente mi ispirerĆ  un testo

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