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ll 25 giugno nasce Roberto Vecchioni, l’essenza stessa della poesia nella musica italiana

Roberto Vecchioni è un cantautore, paroliere, scrittore, poeta ed ex professore italiano. Ha vinto i quattro premi più importanti della musica italiana: il Premio Tenco nel 1983, il Festivalbar nel 1992, il Festival di Sanremo e il Premio Mia Martini della critica nel 2011; ha vinto inoltre il Premio Lunezia Antologia 2013. È considerato fra i cantautori italiani più importanti, influenti e stilisticamente eterogenei: nella sua opera, è ricorrente l’intrecciarsi del proprio essere con i più svariati miti della storia, della letteratura o dell’arte, questi ultimi presi in prestito, non tanto per descriverne le gesta, piuttosto come espediente per rappresentare una parte di sé. Dal 1969 al 2004 ha ricoperto anche l’incarico di insegnante di scuola media superiore, in diversi licei classici delle province di Milano e di Brescia. Ha tenuto e tiene come docente vari corsi universitari.

25 giugno 1943: nasce Roberto Vecchioni, uno dei cantautori italiani più importanti ed influenti

Roberto Vecchioni nasce a Carate Brianza (comune italiano della provincia di Monza e Brianza) il 25 giugno del 1943 da genitori napoletani. Nel 1968 si laurea in Lettere antiche all’Università Cattolica di Milano dove resterà per due anni come assistente di Storia delle religioni proseguendo poi per trent’anni la sua attività di insegnante di greco e latino nei licei classici. Ha raggiunto l’età pensionabile come docente universitario presso l’Università di Torino dove per tre anni ha insegnato “Forme di poesia in musica”. La sua attività nel mondo musicale inizia molto presto, negli anni Sessanta, quando comincia a scrivere canzoni per artisti affermati (Ornella Vanoni, Mina, Iva Zanicchi, Gigliola Cinquetti).

I grandi successi

Nel 1971 si propone come interprete delle sue canzoni e nel 1973 partecipa al Festival di Sanremo con “L’uomo che si gioca il cielo a dadi”. Il successo di pubblico arriva nel 1977 con l’album “Samarcanda” al quale seguiranno “Robinson” (1980), “Milady” (1989), “Per amore mio” (1991), “Camper” (1992) – che gli fa vincere il Festivalbar con il singolo più ascoltato dell’anno “Voglio una donna” – ,“Blumùn” (1993), “El Bandolero Stanco” (1997), “Il lanciatore di coltelli” (2002). Ha composto oltre 25 album superando i 6 milioni e mezzo di copie vendute. Nel 1974 vince con “Il re non si diverte” il premio della critica discografica italiana per il migliore disco dell’anno e nel 1983 è il vincitore del Premio Tenco.


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Roberto Vecchioni è anche autore di alcuni libri: nel 1983 ha pubblicato “Il Grande Sogno”, libro di poesie, racconti e testi per canzoni, edito dalla Milano Libri e nel 1996 “Viaggi del tempo immobile”, libro di racconti edito da Einaudi. Nel 1998 ha curato la voce sulla canzone d’autore dell’Enciclopedia Treccani.

Anni Duemila

Nel maggio del 2000 ha pubblicato sempre per Einaudi il suo primo romanzo “Le parole non le portano le cicogne”, una coinvolgente avventura nel mondo della parola e dei suoi significati.


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Ancora per Einaudi nel mese di aprile 2004 è uscito, “Il libraio di Selinunte” ispirato ad una delle canzoni dell’album “Rotary club of Malindi”. Roberto è anche impegnato sul fronte della divulgazione culturale della musica: nel 1999 è stato relatore in un ciclo di incontri culturali e musicali sulla canzone d’autore in diverse università francesi e in una sola stagione scolastica (1999-2000) ha promosso oltre 40 appuntamenti con le scuole superiori e le università italiane, incontrando oltre 50.000 studenti sul tema “Musica e poesia”, illustrando l’evoluzione storica della canzone d’autore e impegnandosi a diversi livelli per il riconoscimento pieno della canzone come forma poetica.

Nel 2005 la casa discografica Universal pubblica “Il Contastorie” raccolta dei suoi brani più celebri registrati durante il tour teatrale di grande successo “Luci a San Siro di questa sera” tenuto con due tra i più grandi jazzisti italiani: Patrizio Fariselli e Paolino Dalla Porta, in tutto il Paese. Allegato al CD esce anche una raccolta di favole classiche riscritte da Vecchioni in chiave psicoanalitica, anticipazione del libro “Diario di un gatto con gli stivali”. Nello stesso anno è stato docente del corso di “Forme di poesia per musica” presso l’Università di Teramo.

“Diario di un gatto con gli stivali”e “Di rabbia e di stelle”

Nel 2006 presso Einaudi esce la raccolta di fiabe “Diario di un gatto con gli stivali”. Numerosissimi i premi e riconoscimenti ricevuti, tra i quali spiccano la recente nomina a “Cavaliere Ufficiale della Repubblica” conferitagli, motu proprio, dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano, il “Premio Giorgio La Pira”, il premio “Scanno” per la narrativa, due premi “Tenco” alla carriera e il premio “Angelo dell’anno” per le sue attività di impegno nel sociale.


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Ha tenuto un corso di lezioni dal tema: “Testi letterari in musica” all’Università di Pavia – presso la quale insegna dall’anno accademico 2006/2007 – ed un corso di lezioni: “Laboratorio di Scrittura e Cultura della Comunicazione” presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Nel 2007 escono la raccolta di poesie “Di sogni e d’amore” e il nuovo disco “Di rabbia e di stelle”.

La musica di Roberto Vecchioni si ispira senz’altro all’amore raccontato in forma lirica e più spesso ironica: nelle sue canzoni si trovano tracce autobiografiche fatte di sentimenti persi o ritrovati, di occasioni non colte, di affetti vicini o dimenticati ma anche di impegno, motivazione e voglia di agire. Sono emozioni sempre autentiche che si fanno talvolta leggere perché inserite in una dimensione di sogno, di ricordo, quasi di favola.

Anni duemiladieci

Il 30 ottobre 2010 ha partecipato ad un incontro dei giovani dell’Azione Cattolica Italiana, che la mattina in Piazza San Pietro a Roma avevano incontrato Papa Benedetto XVI. Vecchioni si esibisce nel pomeriggio a Piazza del Popolo davanti a 50.000 ragazzi.



Il 19 febbraio 2011 vince il Festival di Sanremo 2011 con la canzone “Chiamami ancora amore” (tra i tre finalisti: 48% dei televoti per Vecchioni, 40% per i Modà con Emma e 12% per Albano)., Gli viene inoltre conferito il premio Golden Share della Sala Stampa Radio e Tv ed il Premio della Critica del Festival della canzone italiana “Mia Martini” nella sezione “Artisti”. A convincerlo a partecipare al festival dopo 38 anni dall’ultima volta era stato proprio Gianni Morandi, conduttore dell’evento. Il 2 maggio, insieme a Gianni Morandi, prende parte al programma televisivo musicale “Due”.

Amici e presunta candidatura al Premio Nobel

Da febbraio 2013 ha tenuto delle lezioni sulla storia della musica italiana agli allievi della dodicesima edizione di Amici di Maria De Filippi. Il 13 settembre esce il singolo “Sei nel mio cuore” che anticipa il suo nuovo album “Io non appartengo più” pubblicato l’8 ottobre.


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Il 20 settembre si diffonde la notizia che sarebbe stato candidato al Premio Nobel per la letteratura insieme a Bob Dylan e Leonard Cohen. La notizia non può essere né confermata né smentita, poiché l’Accademia non rivela i nomi dei candidati non vincitori prima che siano passati cinquant’anni, e non interviene mai per smentire voci infondate (per non violare il segreto). Enrico Tiozzo, che dichiara di essere un professore autorizzato ad avanzare candidature al Nobel, ha comunque confermato di avere effettivamente presentato quella di Vecchioni.

“Un medico in famiglia” e “Il mercante di Luce – Il Tour”

Il 29 maggio 2014 recita come “guest star” interpretando se stesso nell’ultima puntata della nona stagione della fortunata fiction “Un medico in famiglia”. Nella scena finale canta una delle sue canzoni più famose, “Chiamami ancora amore”. A dicembre dello stesso anno debutta sul grande schermo nel ruolo di Vito nel film di Sergio Castellitto, “Nessuno si salva da solo”.


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Per tutto l’anno 2015 è in tour nelle principali piazze italiane e nei teatri con “Il mercante di Luce – Il Tour”, che si ispira al suo ultimo romanzo dal titolo Il mercante di luce pubblicato nel 2014. Il romanzo, il cui titolo è tratto dalla canzone “Un ottico” di Fabrizio De André, narra la storia di un padre professore di lettere classiche, che ha un particolare rifiuto per la vita, mentre è costretto ad insegnare l’amore per la vita al figlio malato di progeria. Il concerto è intercalato da diversi monologhi di Vecchioni sul tema della vita e da letture tratte dal romanzo, alternati a canzoni tratte da tutta la sua carriera in modo trasversale, comprendendo diverse canzoni dell’ultimo album.

“La vita che ama – Tour” e “L’infinito”

Nel mese di marzo 2016 esce per Einaudi “La vita che si ama”, nuovo romanzo sotto forma di lettera dedicata ai propri figli. La struttura del romanzo è quella di una raccolta di racconti, spesso aneddotici, il cui filo conduttore è la ricerca costante della felicità all’interno del proprio percorso di vita (il sottotitolo recita “io la felicità la voglio addosso come una febbre”), felicità da condividere e da insegnare agli altri, dagli studenti ai propri figli.


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L’uscita del libro, accompagnata da tantissime presentazioni in tutta Italia, è strettamente collegata al nuovo tour, che come il precedente prende il nome proprio dal romanzo chiamandosi “La vita che si ama – Tour”. Particolarità di questa tournée è che in scaletta sono presenti canzoni quasi mai cantate in carriera, come “Figlio, figlio, figlio”, che vengono alternate a brani del romanzo, al quale la scaletta è direttamente ispirata, lasciando quindi ai brani più intimi e dal carattere più confidenziale di Vecchioni.

Alcune date di questo tour vedono la sola presenza del professore insieme al suo fido chitarrista Massimo Germini, che ha riarrangiato tutte le canzoni per chitarra e voce, accompagnando come una vera lira la voce di Vecchioni. Il tour proseguirà per tutto il 2016. Nel mese di novembre 2018 pubblica un nuovo album, “L’infinito”: tra gli ospiti Francesco Guccini e Morgan.

Vita privata

Roberto Vecchioni si è sposato due volta nell’arco della sua vita, la prima è avvenuta nel 1973 con Irene Bozzi. Dalla loro unione è nata la sua primogenita, Francesca, che nel corso degli anni ha fatto coming out e lo ha reso nonno di due gemelline attraverso inseminazione artificiale.


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Daria Colombo e Roberto Vecchioni.

L’attuale moglie di Vecchioni è Daria Colombo, scrittrice sposata nel 1981. Dal secondo matrimonio sono nati altri tre figli: Arrigo, Carolina ed Edoardo. Quest’ultimo è affetto da sclerosi multipla e a lui nel 2007 l’artista ha dedicato il brano “Le rose blu”, una sorta di preghiera per chi come Edoardo soffre di questo tremendo male. Nel 2010 Vecchioni ha subito un infarto ed ha sconfitto un tumore al rene.

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