Cronaca

Bambini picchiati in classe dalla maestra: “Mia figlia lasciata per ore senz’acqua”

Roma, maestra picchia bambini: shock alla scuola materna. I fatti contestati risalgono all'anno scolastico 2018/2019

Shock a Roma dove una maestra è accusata di aver picchiato alcuni bambini di una scuola materna. La 60enne li avrebbe sculacciati e colpiti con schiaffi sulle guance. “Ogni volta che c’era quella maestra mia figlia non voleva andare a scuola, si attaccava alle gambe e mi implorava di portarla via. Le aveva persino requisito gli occhiali da vista dicendo che era meglio che a scuola non li portasse” ha raccontato una madre in tribunale come riportato da Il Messaggero.

Roma, maestra picchia bambini: shock alla scuola materna

I fatti risalgono all’anno scolastico 2018/2019 e sono avvenuti all’interno di un istituto di Centocelle, periferia Sud Est della Capitale. I genitori dei piccoli alunni hanno raccontato quanto accaduto in tribunale. In particolar modo, ha colpito la storia di una bimba lasciata senza acqua dalla maestra. Una severa punizione perché non aveva con sé il bicchiere: “Era giugno, mia suocera è andata a scuola a prendere la bambina e l’ha trovata in lacrime: non beveva da mezzogiorno e faceva molto caldo.

Era in punizione perché non aveva il bicchiere, aveva chiesto persino di andare in bagno per bere dal rubinetto. I compagni di classe le volevano prestare il bicchiere, ma la maestra non ha voluto. Alla fine l’hanno fatta bere di nascosto e sono stati sgridati. Per “sfuggire” alla maestra mia figlia ha fatto un anno in meno di materna, per lei è stato uno shock. Si rifugiava all’ultimo banco e non si fidava di nessuno”.

I bambini avevano paura di andare a scuola, avevano paura della maestra e così i genitori si sono accorti della situazione: “All’inizio dell’anno, noi mamme abbiamo notato un atteggiamento diverso nei nostri figli. Mia figlia, che prima era felice di andare a scuola, ha iniziato a dirmi che voleva andare via quando arrivava la maestra Alessandra. Faceva di nuovo la pipì a letto e continuava a ripetermi: “la maestra è cattiva e io sono monella”.

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