Cronaca

Omicidio a Milano, uccise la mamma e la fece a pezzi: rischia l’ergastolo

Rosa Fabbiano è accusata di omicidio volontario e vilipendio di cadavere, la donna uccise la mamma nella sua abitazione a Milano e la fece a pezzi per occultarne il corpo. La vittima, Lucia Cipriano, aveva 84 anni. La scoperta del delitto era avvenuta grazie all’altra figlia della vittima, che da Trento era andata a Melzo perché non riusciva a sentire la madre da due mesi.

Omicidio a Milano, Rosa Fabbiano uccise la mamma ora rischia l’ergastolo

Come riporta Today, la donna non sopportava più il decadimento dell’anziana madre e quindi avrebbe deciso di ucciderla, farla a pezzi e nasconderla alla sorella e al resto della sua famiglia per due mesi. Rosa Fabbiano, 59 anni, è accusata di omicidio volontario e vilipendio di cadavere aggravato.

La donna era finita in carcere a fine maggio 2022. Il cadavere è stato trovato il 26 maggio, dopo circa due mesi dal decesso. Il corpo era stato sezionato dalla figlia, secondo l’accusa, nella vasca da bagno dell’abitazione dell’anziana a Melzo, nel Milanese. Adesso il gup di Milano Domenico Santoro ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Elisa Calanducci, dopo l’inchiesta dei carabinieri.

La scoperta del delitto

Rosa Fabbiano avrebbe ucciso la madre, affetta da un principio di demenza e di non facile gestione, “facendola prima adagiare all’interno della vasca da bagno e dopo coprendola con un telo in cellophane, che fissava ai bordi della vasca con del nastro adesivo, in modo da non far passare aria”. In seguito ha mutilato il cadavere mantenendolo all’interno della vasca da bagno. I carabinieri intervenuti sul posto hanno trovato guanti in lattice, segni di bruciatura sui vestiti dell’anziana. Sul bordo della vasca sono stati trovati, “una lama per seghetto della lunghezza di 31 centimetri” e “una sega con lama metallica lunga complessivamente 45 centimetri”.

La scoperta del delitto era avvenuta grazie all’altra figlia della vittima, che da Trento era andata a Melzo perché non riusciva a sentire la madre da due mesi. Rosa aveva informato la sorella del “notevole peggioramento delle condizioni psicofisiche della donna”. Rosa Fabbiano le aveva riferito di aver portato la madre a casa propria “per poterla accudire più agevolmente”. Poi via messaggio aveva fatto riferimento all’intenzione di portarla in una struttura dove potesse essere assistita meglio. Lucia Cipriano, in realtà era morta.

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