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Il 5 maggio del 1862 nasce il servizio postale nazionale, si dà il via all’era delle Regie Poste

Tre i principi basilari: il concetto di servizio pubblico, l’inviolabilità delle lettere e la tariffa unica, realizzata con l'adozione del francobollo, in base al peso e non alla distanza

La storia della posta è iniziata nel momento in cui l’uomo ha sentito la necessità di scambiare informazioni a distanza. in Italia tutto inizia con le Regie Poste nel 1862, istituzione in cui confluiscono le amministrazioni postali degli Stati preunitari.

Tre i principi basilari: il concetto di servizio pubblico, l’inviolabilità delle lettere e la tariffa unica, realizzata con l’adozione del francobollo, in base al peso e non alla distanza. Nella nostra Penisola il francobollo venne introdotto nel 1850, mentre nel 1874 nasce in Italia la cartolina postale, seguita dalla cartolina illustrata e pochi anni dopo, nel 1881 è istituito il servizio dei pacchi postali. Oggi Poste Italiane smaltisce oltre 20 milioni di invii al giorno.

5 maggio 1862: nasce il servizio postale nazionale

Con la nascita dello Stato unitario una delle questioni più importati da affrontare fu garantire le comunicazioni tra i cittadini, rispettando l’inviolabilità dei contenuti. Per questo venne istituito il servizio postale nazionale, introducendo, per la prima volta, il concetto di “servizio pubblico”.


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Timbro di franchigia delle Regie Poste utilizzato a Tortoreto (TE).

Così mentre il Parlamento proclamava Vittorio Emanuele II Re d’Italia, il 17 marzo del 1861, Cavour diede l’incarico al direttore delle Poste del Regno sardo, il Conte Giovanni Battista Barbavara di Gravelloa, di riorganizzare la rete nazionale postale. Il Conte legò il settore della comunicazione a quello dei trasporti e inserì tra le competenze del Ministero dei Lavori Pubblici la gestione dei servizi postali.

L’avvento delle Regie Poste

Il 5 maggio 1862 il Parlamento approvò la “legge n°604”, che istituiva il servizio nazionale delle Regie Poste. Tra i punti cardine: affermazione del concetto di servizio pubblico; creazione del monopolio statale attraverso l’abolizione di tutte le concessioni private; tutela della privacy della corrispondenza; introduzione di una tariffa unica mediante l’uso del francobollo.

Grazie allo sviluppo della rete ferroviaria aumentò anche il traffico della corrispondenza, che divenne più rapido e sicuro; ebbero benefici anche le transazioni economiche a grande distanza, utilizzate grazie al vaglia postale, che servivano soprattutto agli emigranti per offrire un sostegno economico alle famiglie rimaste in Italia.

Gli anni Novanta e le prime cartoline

Nel 1874 iniziarono a circolare le prime cartoline, inventate nel 1869. Due anni dopo le Poste iniziarono la concorrenza agli istituti bancari emettendo i libretti di risparmio, in grado di garantire una forma di deposito finanziario più sicura.

Il modo di comunicare cambiò grazie al telegrafo senza fili, inventato da Guglielmo Marconi nel 1896, che portò anche a pensare di istituire un Ministero apposito, ovvero il Ministero delle Poste e Telegrafi. Negli anni Novanta avvenne la trasformazione in ente pubblico economico con il nome di Poste italiane. Dal 1998 le Poste sono una Società per Azioni.


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Una donna postino controlla un fascio di corrispondenza.

 

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