Inchiesta

Sigarette elettroniche: l’Oms modifica la pagina dei rischi per troppi errori d’informazione

Sigarette elettroniche: l’Oms modifica la pagina dei rischi per troppi errori d’informazione. Ecco alcune dei cambiamenti apportati al vecchio testo.

Nuove informazioni sulle sigarette elettroniche

Importanti novità legate al campo delle sigarette elettroniche: l’Oms ha infatti pubblicato la modifica della pagina dei rischi inerenti al prodotto, inserendo domande e risposte ma soprattutto nuove informazioni. Tale decisione è arrivata dopo le diverse critiche che hanno travolto l’Organizzazione Mondiale della Sanità. A riportare i particolari della notizia è “Fanpage”.

Troppi sarebbero i dettagli sbagliate, considerati tra l’altro privi di riferimenti a fonti scientifici e con varie inesattezze. Tra gli attacchi più celebri c’è quello del professore Riccardo Polosa, direttore del CoEHAR il Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo. Polosa aveva fatto infatti riferimento a Facebook per comunicare il proprio rammarico:

“Ci risiamo! La OMS conferma la sua allergia per la sigaretta elettronica, e produce uno dei report più scadenti mai letti nella storia della riduzione del rischio. Praticamente tutte le affermazioni fatte dalla OMS sono inesatte e fuorvianti”,



Le domande

Quali sono le domande maggiormente “incriminate”? Ecco alcuni esempi: “le sigarette elettroniche e gli altri prodotti per lo svapo sono pericolosi?”; “le sigarette elettroniche causano danni ai polmoni?”; “gli ENDS creano dipendenza?”; “gli ENDS (Electronic Nicotine Delivery Systems) vanno vietati?”, “Le sigarette elettroniche sono più pericolose delle sigarette tradizionali?”.

Le versioni

Mentre nella prima versione del testo si parlava di “chiari rischi per la salute e non sono affatto sicuri”, nella seconda invece è riportata la dicitura “difficile generalizzare il rischio per la salute degli ENDS rispetto alle sigarette o ad altri prodotti del tabacco, poiché ciò dipende da una serie di fattori”, e che “i livelli di rischio associati all’uso di ENDS e/o prodotti del tabacco dipenderanno probabilmente da una serie di fattori, alcuni relativi ai prodotti utilizzati e altri al singolo utente”.

Le sostanze

Sono state anche citate alcune sostanze con il riferimento al “glicole utilizzato per fare l’antigelo”. Eppure, nella versione rivisitata delle pagine emerge effettivamente che l’Oms abbia confuso il glicole etilenico col glicole propilenico, un solvente utilizzato nei preparati farmaceutici, come umettante per cosmetici e additivo alimentare.

I danni

Un’altra parte completamente rivista dall’OMS è quella relativa ai danni polmonari legati all’uso delle sigarette elettroniche e allo svapo. Il riferimento è alla misteriosa EVALI (E-cigarette, or Vaping, product use Associated Lung Injury) emersa negli Stati Uniti, una patologia che ha ucciso decine di persone e che si manifesta con dolori al petto, respiro sibilante, tosse, vomito e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi può precipitare fino a condizioni critiche, con la necessità di ventilazione assistita in ospedale e rischio di morte. Nella prima versione si indicava che gli ENDS possono determinare questi gravi danni polmonari; nella seconda sono state aggiunte diversi dati dei CDC americani, con riferimenti al THC e alla vitamina acetato E, sostanze immesse in liquidi illegali e manipolati, che non hanno nulla a che vedere con quelli presenti nei negozi europei. Anche i CDC americani, del resto, come affermato dal professor Polosa, hanno “eliminato la raccomandazione di astenersi dall’uso di sigarette elettroniche come annunciato dopo lo scoppio del caso EVALI”, proprio perché si è scoperto che i casi sarebbero legati a prodotti alterati e illegali venduti negli USA, e non ai prodotti regolari.

Altri particolari

Alcune domande sono state invece direttamente tagliate (come quella sul possibile divieto delle sigarette elettroniche) e integrate in altre, un completo stravolgimento resosi necessario dopo la pioggia di critiche iniziali. Studi sulla sicurezza delle sigarette elettroniche sono ancora in corso, e benché alcune indagini abbiano trovato associazioni con sostanze cancerogene, il professor Polosa sostiene che per chi non riesce o non vuole smettere con le sigarette tradizionali, “le sigarette elettroniche rappresentano la soluzione meno dannosa per ridurre i danni da fumo. A testimoniarlo sono gli studi indipendenti provenienti da ogni parte del mondo e le testimonianze di migliaia di pazienti che afferiscono ai centri antifumo”.

 

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