Cronaca

Stragi di Mafia del 1993, Berlusconi: “Hanno ancora paura di me”

Stragi di Mafia del 1993: Silvio Berlusconi parla per la prima volta in merito all’inchiesta della Procura di Firenze: “Hanno ancora paura di me”.

Berlusconi parla dell’indagine che lo vede coinvolto nelle stragi di Mafia

Ci battiamo per avere uno Stato amico, la sinistra per uno Stato padrone, ostile ai cittadini con un’oppressione fiscale, giudiziaria e burocratica, la differenza è assoluta, mi spiaccio che gli italiani abbiano votato così male le ultime volte. A me ne hanno fatte di tutti i colori, anche l’altro ieri, ma non parliamone, lasciamo da parte, perché avevano ancora paura di me”. Così Silvio Berlusconi durante un convegno di FI con un implicito riferimento alle notizie sulla sua iscrizione nel registro degli indagati nell’inchiesta cosiddetta trattativa Stato-mafia.

Lega e fascisti li abbiamo fatti entrare noi al governo, li abbiamo legittimati noi, li abbiamo costituzionalizzati noi. Siamo ancora nel centrodestra, di cui siamo il cuore, il cervello e la spina dorsale”. Così Silvio Berlusconi dal palco del Teatro Manzoni a un convegno di FI sulle pensioni: “Siamo obbligati a stare nel centrodestra, se loro non avessero noi in coalizione non sarebbero centrodestra, sarebbero una destra estremista, non avrebbero la capacità di vincere e sicuramente sarebbero incapaci di governare”.

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