Politica

Le strategie di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, per arrivare al governo

Giorgia Meloni si dichiara pronta per ereditare il governo della Nazione, puntando a sostenere le imprese e ad incentivare la natalità

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo essersi schierata all’opposizione, punta il gradino più alto del governo, ovvero la Presidenza del Consiglio. I suoi obiettivi: risolvere il rebus della natalità e sostenere le imprese. La sua strategia è stata fin troppo chiara, sin dal momento del suo schieramento all’opposizione: martellare sul “governo dei migliori”, per racimolare il massimo dei consensi. A farne le spese è stata soprattutto la Lega di Salvini, in netto calo di consensi negli ultimi sondaggi.

Meloni al governo per sostenere imprese e natalità

“Io mi preparo a governare la Nazione, ma non mi pongo un obiettivo personale. Voglio andare lì con una classe dirigente all’altezza di questo compito. Dove arrivo, però, non lo decido io. Le prime cose che farei, se andassi al governo, sarebbero politiche di sostegno alle imprese e incentivi alla natalità”, aggiunge Giorgia Meloni. “La libertà d’impresa abbassando le tasse e diminuendo la burocrazia è fondamentale, la ricchezza di un Paese infatti la creano le imprese e non lo Stato. Inoltre, uno dei più grandi problemi in Italia riguarda la natalità. Un grande piano di incentivo alla natalità per far ripartire le nascite sarebbe prioritario, con i tassi di adesso tra 30 anni non potremo più pagare le pensioni”.

giorgia meloni

Le strategie della scalata della Meloni per arrivare al governo

Per raggiungere gli attuali consensi, Giorgia Meloni è stata davvero scaltra. Frapporsi, ma neanche tanto, alle scelte del governo, per raccogliere il malcontento degli elettori. Nel corso della sua perenne campagna elettorale, la deputata si è scagliata contro le misure sociali volute a gran voce dal MoVimento 5 Stelle. Prima il Reddito di Cittadinanza, poi il Cashback di Stato, senza mai centrare pienamente l’obiettivo. Infatti, le misure di matrice pentastellata sono sempre rimaste saldamente al loro posto, nonostante il cambio del Premier.

Infine, esattamente come l’alleato Salvini, per guadagnare il consenso dei ristoratori, albergatori, baristi e di tutte le altre categorie maggiormente penalizzate dalle restrizioni, la Meloni si è scagliata sul ministro della Salute Roberto Speranza e sulla misura del coprifuoco, penalizzante economicamente, ma indispensabile per alleggerire il carico delle terapie intensive. Infatti, riferendosi ancora all’attuale Premier, Mario Draghi, la leader di Fratelli d’Italia si dichiara contrariata e riserva un giudizio decisamente negativo.

“Il giudizio sul governo per ora non è positivo. Il tema della pandemia, delle chiusure, dei ristori, delle scelte economiche mi pare in continuità con quello del precedente governo. Mi aspettavo qualcosa di più coraggioso da parte di Draghi, per l’autorevolezza che ha e che può esercitare”, dichiara la Meloni. “Sicuramente va meglio il piano vaccini, ma pare che Draghi sia ancora ostaggio della sinistra”. La critica, in realtà, è la stessa avanzata anche dalla Lega, negli ultimi mesi.

Giorgia Meloni spinge Fratelli d’Italia attraverso le sue strategie

In generale, l’impennata dei consensi, registrata negli ultimi mesi, rappresenta un quadro politico molto chiaro. Da un lato, Giorgia Meloni ed Enrico Letta hanno fagocitato l’indecisione degli elettori, affossando i propri alleati politici. Non è un caso che la risalita di Fratelli d’Italia e del Partito Democratico rappresenti, specularmente, una sensibile discesa della Lega e del MoVimento 5 Stelle, ovvero i partiti con maggiori consensi alle elezioni del 2018.

Giorgia Meloni sulle differenze tra Fratelli d’Italia e Lega

Sulle similitudini e sulle peculiarità, rispetto gli altri partiti, poi, Giorgia Meloni ha dichiarato: “La differenza con Salvini è che la Lega è più legata a una dimensione territoriale e FdI, invece, è fortemente legato alla dimensione nazionale. Ci sono tantissimi punti di contatto e differenze. Per questo penso che governeremo insieme perché siamo compatibili.

Quando fondammo FdI molti credevano che non ce la avremmo fatta. Per me è stata una grande soddisfazione salvare la destra italiana, perché in Italia, credo, ci sia bisogno di un partito di destra che abbia al centro la difesa dell’interesse nazionale e dell’identità. FdI lo fa in maniera totale”.

Invece, sui rapporti con la Lega di Salvini aggiunge: “Sono costanti. Ci sentiamo continuamente. A volte ricostruzioni giornalistiche non aiutano, poi noi ci sentiamo e ci ridiamo su. Io combatto la sinistra ed il M5S. spero di dare una mano in questo anche al centrodestra che ha deciso di restare al governo e quando questa esperienza finirà correremo insieme”.

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