Cade l’ipotesi del bullismo omofobo all’origine del suicidio di Orlando Merenda. Come riportato dal Corriere della Sera, la polizia sta scandagliando la vita del ragazzo e si cercano tracce anche nel cellulare. E man mano che le indagini vanno avanti, si aprono nuovi fronti investigativi. Se in un primo momento gli accertamenti si sono concentrati su omofobia e bullismo, ora si lavora su altre piste: il fascicolo aperto dal pm Antonella Barbera ipotizza il reato di istigazione al suicidio.