Politica

Super green pass: cosa succede dal 6 dicembre in zona bianca

Super green pass: cosa succede dal 6 dicembre quando entrerà in vigore il nuovo decreto? Sanzioni, restrizioni e divieti anche in zona bianca

Super green pass, cosa succede dal 6 dicembre? Quali saranno le restrizioni (anche in zona bianca), le sanzioni, gli obblighi da rispettare? Partiamo dalle sanzioni, che sono consistenti, per chi viene sorpreso senza il green pass nei luoghi dove è stato imposto il divieto: si parte dai 400 e fino ai 1000 euro di multa per chi accede a spettacoli, bar e ristoranti senza essere in possesso del certificato verde solo per vaccinati e guariti.

Super green pass: cosa cambia dal 6 dicembre

La multa è la stessa per chi utilizza senza il super green pass bus, treni o aerei. E infine, dal 15 dicembre scatta l’obbligo della terza dose per personale scolastico, sanitari e forze di polizia.

Una sterzata annunciata da tempo, ma che il governo ritiene ancora più indispensabile per i timori suscitati dalla variante Omicron. Una sterzata che avrebbe il compito di “salvare il Natale”. Ovvero: la socialità e il commercio.

Super green pass: mezzi di trasporto urbano

Ma vediamo nel dettaglio cosa succede dal 6 dicembre, quali sono i nuovi divieti imposti dal decreto super green pass. Ripetiamo: anche in zona bianca.

Sui mezzi pubblici non serve il certificato verde rinforzato, ma non si può salire senza un green pass “minimo”, quello che viene rilasciato ai vaccinati, ai guariti e anche a chi esibisce un tampone molecolare (fatto non più di 72 ore prima) o un tampone antigenico (non più di 48 ore prima). Mezzi pubblici significa anche mezzi di trasporto urbano.

Super green pass: per il lavoro non cambia nulla

Il green pass “minimo” continuerà a essere sufficiente per recarsi al lavoro (sono state confermate le stesse sanzioni previste in precedenza).

Super green pass: obbligo vaccinale, per chi

Come detto dal 15 dicembre scatta invece l’obbligo vaccinale per queste categorie:

  • personale amministrativo della sanità;
  • docenti e personale amministrativo della scuola;
  • militari;
  • forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria);
  • personale del soccorso pubblico.

Super green pass necessario per andare…

Il super green pass sarà invece necessario per accedere in questi luoghi (anche in zona bianca):

  • Spettacoli
  • Spettatori di eventi sportivi
  • Ristorazione al chiuso
  • Feste e discoteche
  • Cerimonie pubbliche

Anche in questo caso le sanzioni oscillano tra 400 e 1000 euro.

Non solo i clienti non immunizzati, ma anche i gestori che non hanno controllato il super green pass con sufficiente attenzione, rischiano la stessa sanzione. Ma anche peggio: dopo tre multe, in tre giorni diversi, può scattare la chiusura del locale per 10 giorni.

Super green pass: e con il certificato verde “minimo”…

Con il green pass minimo si potrà andare in questi luoghi:

  • Treni ad alta velocità
  • Aerei
  • Trasporto pubblico locale (autobus, tram, metropolitane)
  • Palestre e piscine
  • Spogliatoi
  • Alberghi

I gestori delle attività che non controllano il possesso del green pass “base” rischiano da 400 a 1.000 euro.

Super green pass: e per la scuola?

Per la scuola resta tutto come ora. Era quasi certo un inasprimento delle restrizioni visto l’aumento notevole dei contagi tra gli studenti. O meglio: la sospensione dell’insegnamento in presenza dopo un primo contagio accertato in classe. Un ritorno alle lezioni in Dad per un bel po’ di studenti.

Il governo ci ha riflettuto, poi ha deciso di lasciare tutto com’è: la quarantena scatta solo se nella stessa aula ci sono tre ragazzi positivi al covid.

Questa scelta era in bilico perché il piano relativo ai test non ha funzionato (positivo, tampone per tutti, al quinto giorno nuovo test e rientro in classe). La procedura è andata in difficoltà. Le Asl non avevano né i mezzi, né il personale per garantire questo livello di verifiche.

Ma comunque sia, il premier Draghi ha deciso di continuare sulla stessa strada: ritiene troppo importante garantire le lezioni in presenza dopo due anni complicati per l’insegnamento.

A supportare le Asl nei programmi di testing nelle scuole sarà la struttura commissariale del generale Francesco Paolo Figliuolo.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio