Cronaca

Milano, i tassisti fanno ricorso al consiglio di Stato per il concorso straordinario

I tassisti di Milano, tramite le associazioni sindacali, hanno deciso di presentare ricorso al consiglio di Stato. Motivo del contendere l’indizione del bando del concorso straordinario per il rilascio, a titolo oneroso, di nuove licenze.

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Milano le associazioni ed organizzazioni sindacali di tassisti sono sul piede di guerra. Motivo del contendere l’indizione del bando del concorso straordinario per il rilascio, a titolo oneroso, di nuove licenze.

Il Tam (Tassisti Artigiani Milanesi) Satam (Sindacato Artigiani Taxisti di Milano e Provincia) , l’Unione Artigiani della Provincia Di Milano, Taxiblu, Consorzio Radiotaxi Satellitare Società Cooperativa, Autoradiotassi annunciano di aver impugnato l’ordinanza del Tar Lombardia per chiedere al Consiglio di Stato di sospendere la procedura (o comunque di anticipare l’udienza di merito al Tar) nell’interesse sia dei titolari di licenza, sia degli aspiranti tassisti. Secondo quanto si legge in una nota congiunta:

“L’ordinanza ha ritenuto che le esigenze cautelari descritte possano trovare soddisfazione con la celere fissazione dell’udienza di merito, ai sensi dell’art. 55, comma 10 c.p.a., peraltro, fissando l’udienza a 8 mesi con la conseguenza che entro tale data sarà verosimilmente già ultimata la procedura per il rilascio delle nuove licenze, se la procedura dovesse concludersi prima della sentenza del Tar, verrebbe incamerato un contributo destinato integralmente a compensare i soggetti titolari di licenza ben al di sotto del valore di mercato individuato dalla legge, senza certezza che – in ipotesi di accoglimento del ricorso di primo grado – i vincitori del concorso siano in grado di pagare la differenza con il valore di mercato.

Al contempo, i soggetti interessati al bando si troverebbero nella condizione di partecipare a un bando nella totale incertezza, confidando proprio su un prezzo delle future licenze più basso del valore di mercato, con il rischio di ingenerare un legittimo affidamento su un costo che aumenterebbe in modo esponenziale nell’auspicata ipotesi di accoglimento del ricorso. Per tali ragioni siamo fiduciosi che il Consiglio di Stato possa ‘congelare’ la questione in attesa del merito di primo grado”.

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