Cronaca

Terza dose a 28 giorni dall’ultima: si parte dai trapiantati | Le 10 categorie nella circolare del Ministero

Terza dose, la circolare del Ministero sulle categorie. La terza dose verrà somministrata dopo almeno 28 giorni dall'ultima

Una circolare del Ministero della Salute fa chiarezza sulle categorie privilegiate per la terza dose del vaccino anti Covid. La terza dose verrà somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima. Per dose addizionale si intende una dose aggiuntiva a completamento del ciclo vaccinale primario, per raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria. Si parte dai pazienti trapiantati. La dose “booster“, diversamente da quella addizionale, verrà somministrata dopo 6 mesi definendo la strategia in favore di ulteriori gruppi tra cui fragili e a maggiore rischio per esposizione professionale.

Terza dose, la circolare del Ministero sulle categorie

Come riportato da Il Mattino, sono 10 le categorie di pazienti che potranno ricevere una terza dose addizionale di vaccino anti-Covid:

  1. trapiantati di organo solido in terapia immunosoppressiva;
  2. trapianto di cellule staminali ematopoietiche;
  3. attesa di trapianto d’organo;
  4. terapie a base di cellule T;
  5. patologia oncologica;
  6. immunodeficienze primitive;
  7. immunodeficienze secondarie;
  8. dialisi e insufficienza renale cronica grave;
  9. pregressa splenectomia; AIDS.

Lo stabilisce la circolare del ministero della Salute. Si potrà utilizzare come dose addizionale uno qualsiasi dei 2 vaccini mRNA autorizzati: Pfizer nei soggetti di età ≥ 12 anni e Moderna in d’età ≥ 18.

Terza dose di vaccino: efficacia e effetti collaterali

C’è molta attesa per la pubblicazione del primo studio sulla terza dose di vaccino che è stato realizzato dagli esperti israeliani. E non a caso: In Israele il programma di richiamo ha coinvolto 2,8 milioni di persone. Lo studio sarà pubblicato sul New England Journal of Medicine. Sarà fondamentale per le decisioni che dovranno prendere la Fda americana e l’Ema, l’ente regolatore europeo sui farmaci sull’opportunità di inoculare la terza dose di vaccino.

Terza dose di vaccino: rischio covid ridotto 10 volte

Ci sono già delle anticipazioni su quello studio. Un report del ministero della Salute israeliano ha valutato che la terza dose di vaccino ha ridotto di 10 volte il rischio di infettarsi di Covid a due settimane dalla somministrazione.

Terza dose di vaccino: i due report

Il dossier ministeriali israeliano è stato effettuato sulla base dei dati raccolti tra 1,1 milioni di persone over 60. Con la terza dose l’efficacia risale al 95%, proprio come dopo la seconda dose. In Israele, sempre il ministero, ha effettuato un altro studio. Questa volta su 182.076 over 40. Dopo la terza dose la possibilità che una persona risultasse positiva si è ridotta del 48% rispetto a chi ha effettuato le due dosi.

Terza dose di vaccino: quanto dura la copertura

Quello che al momento gli studi non dicono è quanto durerà la copertura dopo la terza dose. Manca il tempo tecnico per avere un dato significativo. Di certo la terza dose assicura una copertura elevata a breve termine ed è efficace contro la variante Delta.

Ma nel frattempo è fondamentale, forse anche di più, cercare di vaccinare chi è senza protezione, le persone che hanno deciso di non sottoporsi alla somministrazione delle dosi. E in Italia sono circa 10 milioni. Non pochi.

Terza dose di vaccino: gli effetti collaterali

Ma sulla terza dose di vaccino, oltre alla sua efficacia, c’è un’altra questione da chiarire, gli effetti collaterali.

Dopo una o due dosi, abbiamo visto, gli effetti collaterali gravi sono molto rari. Dai primi studi sembra che la terza dose provochi reazioni più o meno simili. In Israele ne sono già state somministrate in numero sufficiente per valutare in modo credibile questo dato. Non si è osservato nessun cambiamento significativo rispetto alle prime due somministrazioni.


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