Cronaca

Il dramma di Alessia: è morta pochi giorni dopo essersi laureata nonostante avesse perso la parola

Torino, Alessia Genovese morta pochi giorni dopo la laurea. Alessia era affetta da una rarissima forma di distrofia muscolare

Lutto a Torino dove è morta Alessia Genovese, la ragazza di 25 anni che solo pochi giorni fa aveva raggiunto il traguardo della laurea. La giovane è deceduta al Cto di Torino. Alessia era affetta da una rarissima forma di distrofia muscolare fin da bambina. Una patologia che le aveva tolto l’uso della parola ma nonostante le difficoltà  si è iscritta all’università e ha studiato Lingue e anche grazie anche al sostegno di Alberto Angela il 7 giugno scorso era diventata dottoressa.

Torino, Alessia Genovese è morta pochi giorni dopo la laurea

“Alessia era un’anima pura – le parole della mamma Patrizia riportate dal Corriere della Sera -. Dolce, sensibile. Ho il cuore strapazzato, affranto, stretto in una morsa atroce di dolore inconsolabile. Saluteremo la dolce, preziosa, meravigliosa Alessia, la nostra Alessiuccia, martedì alle 11:30 nel duomo di Torino”.

“Purtroppo è andata in grave scompenso cardiaco e in setticemia e dopo 15 mesi di ospedalizzazione non ce l’ha fatta. È mancata attorniata dai suoi cari”, ha spiegato Maurizio Beatrici, direttore neuroriabilitazione delle Molinette di Torino.

Chi era Alessia Genovese, anima pura che ha lottato con la distrofia muscolare

Alessia aveva quasi completato il suo percorso universitario quando la sua malattia si è aggravata. “È stata convocata per il trapianto l’8 aprile 2020 – aveva raccontato la mamma – perché il suo cuore era molto compromesso anche se la cardiopatia è emersa nel 2017”. La laurea era poi diventata la sua priorità, nonostante la perdita della capacità di parlare. “Alessia, prima dell’intervento di trapianto – raccontava la mamma – nonostante le sue problematiche motorie derivate dalla distrofia, ha portato avanti con grande dignità la sua carriera scolastica.

Era una ragazza intelligente, che parlava perfettamente lo spagnolo e l’inglese e in modo ottimo anche il portoghese. Al classico aveva studiato latino e greco e ha un animo molto sensibile, interessato alla vita spirituale anche perché i problemi fisici le hanno limitato la vita. Ha anche fatto dei viaggi, sempre con la mia angoscia di fondo. Era giusto che vivesse delle esperienze come se avesse una vita normale, è stata in Spagna Danimarca Germania e Portogallo”.

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