Cronaca

Vaccino obbligatorio, Rasi: “Autorizzazione Ema non c’entra niente”

L'ex direttore esecutivo dell'Ema: "80% vaccinati entro settembre e pianificare terza dose"

Vaccino obbligatorio, per Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Ema e consulente del commissario all’emergenza Covid, “l’autorizzazione dell’Ema non c’entra niente. È una misconcezione che debba essere l’Ema a dire qualcosa sull’obbligo vaccinale di un Paese” ha detto ospite di ‘Timeline’ su Sky Tg24.

Covid: Rasi “I vaccini non li definirei ‘male’ in nessuna accezione”

So che una delle maggiori perplessità delle persone è ‘cosa succederà tra 10 anni iniettandomi dell’Rna del virus?’. Bene, la domanda è pertinente, ma ricordiamo che il vaccino ci dà una milionesima parte di quell’Rna che il virus non si fa nessun problema a darci in maniera massiva. Ogni particella virale ci dà tutto il suo Rna. Non sappiamo cosa succederà tra 10 anni, ma col vaccino” accadrà “una milionesima parte di quello che ci succederà col virus“, ha puntualizzato Rasi.

I vaccini non li definirei” utilizzando il termine “‘male’ in nessuna accezione, né ‘male minore’ né ‘maggiore’. Sono un bene, non un male“, ha ammonito l’esperto, confermando che nella Penisola “il trend delle vaccinazioni è molto buono. Anche rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia sta facendo bene sia in termini logistici che di risposta della popolazione“.

80% dei vaccinati entro fine settembre

Rasi ha spiegato che “il prossimo obiettivo della campagna vaccinale” contro Covid-19 “è il raggiungimento dell’80% dei vaccinati per fine mese“, traguardo che “dal punto di vista logistico” è “perfettamente raggiungibile, anche se dipende da quanto le persone risponderanno e se ci sarà bisogno all’ultimo di imporre l’obbligo a quelle parti di popolazione che sono esposte al pubblico“. “Un secondo” obiettivo, ha aggiunto, “è quello di prepararsi per una terza dose” di vaccino.

“Anche qui la macchina logistica non dovrebbe porre grossi problemi”, ma “lì dipende dalle scelte e da quali categorie l’Ema alla fine indicherà come prioritarie oltre a quelle che sono già ovvie, scontate, e anche il ministro stesso le ha già preannunciate perché sono nella logica delle cose”, ha ricordato Rasi riferendosi in particolare agli immunodepressi. “Già sappiamo che agli immunocompromessi seri andrà somministrata”, ha confermato, ma per altre fasce di popolazione “sulla terza dose aspetterei la valutazione dell’Ema”, ha precisato l’esperto.


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