Cronaca

Viviana Parisi, tutti i misteri sulla morte della dj di origini torinesi

La morte di Viviana Parisi è tutt’ora avvolta nel mistero così come la scomparsa del piccolo Gioele.  Anche nel giorno di Ferragosto, per il dodicesimo consecutivo, proseguono senza sosta le ricerche del bambino di 4 anni scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla madre, dj 43enne di origini torinesi poi trovata morta nelle campagne di Caronia (Messina). Al lavoro ci sono 70 uomini tra vigili del fuoco, forestali, protezione civile, polizia e carabinieri del gruppo Cacciatori di Sicilia: stanno perlustrando la zona dove è stata trovata morta Viviana Parisi e quelle limitrofe utilizzandro droni e cani molecolari.

Viviana Parisi, la morte ancora avvolta nel mistero

Dopo continue ricerche, Gioele per il momento non c’è nessuna traccia. Per quanto riguarda la donna, sul corpo di Viviana è stata effettuata l’autopsia che però non ha chiarito le cause del decesso: la dj sarebbe comunque morta sul luogo del ritrovamento del corpo.

Le indagini

A coordinare le indagini dopo la scomparsa di Viviana Parisi e del figlio Gioele è la Procura di Patti: resta aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio e sequestro di persona e le indagini proseguono in tutte le direzioni. Negli ultimi giorni è emerso un video recuperato a Sant’Agata di Militello prima che Viviana Parisi avesse un incidente in galleria: dalle immagini è stata accertato che il bambino era vivo a sant’Agata di Militello e in buone condizioni. Resta il mistero di quanto accaduto subito dopo l’incidente con un camion di operai avvenuto sulla galleria dell’autostrada prima di Caronia.

L’ipotesi dell’incidente-suicidio

Tra le ultime ipotesi formulate sul caso della donna e del bambino scomparsi in Sicilia quella che Gioele Mondello sia morto nell’incidente stradale e poi Viviana si sia suicidata forse nascondendo prima il corpo del figlio. Secondo la polizia stradale l’incidente è stato di lieve entità, ma non si può escludere nulla. Resta da capire se Gioele si trovasse nel seggiolino dietro al guidatore oppure accanto alla madre e se fosse assicurato o libero di muoversi in auto. Forse non indossava la cintura. Un’altra ipotesi è quella che madre e figlio siano stati assaliti nelle campagne di Caronia da cani o da altri animali selvatici trovando la morte.

La depressione di Viviana e l’ipotesi omicidio-suicidio

Di Viviana Parisi si è detto che era molto preoccupata per il coronavirus, che soffriva di depressione: un’altra possibilità, esclusa però dai familiari, è che la donna, forse spaventata per l’incidente, abbia potuto in un raptus uccidere il figlio e poi suicidarsi. “Lei voleva troppo bene al suo bambino non se ne separava mai, era gelosa. Daniele è anche una persona speciale e so che erano molto uniti”, le parole del padre della donna. Al momento non si esclude ancora neppure la pista dell’omicidio da parte di qualcuno magari incontrato sul posto. Uomini della scientifica stanno analizzando i tabulati telefonici, il pilone nei pressi del quale è stato trovato il cadavere e l’auto di Viviana. Al lavoro a Caronia c’è anche un geologo forense, specializzato nella ricerca di corpi sotterrati. E la Scientifica, che non ha rivenuto tracce di sangue evidenti nell’auto di Viviana, sta analizzando in modo più approfondito l’abitacolo alla ricerca tracce compatibili con l’ultimo drammatico scenario: punti d’impatto del corpo di Gioele.

L’incidente e il giallo dei testimoni che non si presentano

Dell’incidente di Viviana sappiamo che è avvenuto sotto una galleria prima di Caronia, quando ha urtato sulla fiancata un furgone con a bordo due operai della manutenzione. I veicoli sbandano e si fermano poco più avanti e la dj, pare senza dir nulla, si allontana a piedi. Ci sono delle testimonianze secondo cui la donna, con il bambino in braccio, avrebbe scavalcato il guard-rail dell’autostrada per addentrarsi nel bosco. In macchina aveva lasciato la borsa con denaro e documenti. Ma i testimoni che avrebbero visto Viviana Parisi e il figlio dopo l’incidente ancora non si sono presentati agli inquirenti, nonostante i numerosi appelli lanciati in questi giorni anche dal papà di Gioele, Daniele Mondello: “Chiunque abbia visto qualcosa dopo l’incidente, nelle campagne, si faccia avanti, chiami la polizia. Io amo mio figlio e lo voglio trovare…”, le sue parole in lacrime davanti alle telecamere.

 

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