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1504, la Spagna unita sconfigge la Francia e Luigi XII è costretto a cedere Napoli ai vincitori

Dopo il “Trattato di Lione”, il 31 gennaio del 1504 la Francia cede Napoli alla Spagna, che terrà fino al 1707. Il trattato fu siglato tra Luigi XII di Francia e Ferdinando II di Aragona e sancì la presenza di due vicereami distinti tra Regno di Napoli e Regno di Sicilia.

1504: la Spagna unita sconfigge la Francia e quest’ultima cede Napoli ai vincitori

Nel 1504 la Spagna unita sconfisse la Francia, e il regno di Napoli fu da allora unito dinasticamente alla monarchia spagnola, insieme a quello di Sicilia, fino al 1707, ed entrambi furono governati come due vicereami distinti ma con la dicitura ultra et citra Pharum e con la conseguente distinzione storiografica e territoriale tra Regno di Napoli e Regno di Sicilia. Benché i due regni, nuovamente riuniti, ottennero l’indipendenza con Carlo di Borbone già nel 1734, l’unificazione giuridica definitiva di entrambi i regni si ebbe solo nel dicembre 1816, con la fondazione dello Stato sovrano del Regno delle Due Sicilie.

La guerra su Napoli

 

La seconda guerra italiana (1499-1504), talvolta conosciuta come la guerra italiana di Luigi XII o la guerra su Napoli, fu la seconda delle guerre Italiane del Rinascimento; fu combattuta principalmente da Luigi XII di Francia e Ferdinando II di Aragona e con la partecipazione di diverse potenze italiane. In conseguenza della prima guerra italiana Luigi fu determinato a rivendicare il trono di Napoli e il ducato di Milano.

Preparazione

Con un accordo firmato a Blois nel 1499 il sovrano francese si assicurò l’appoggio di Venezia a cui concesse Cremona e la Ghiara d’Adda; agli svizzeri, le cui truppe costituivano il nerbo dell’esercito francese, promise la Contea di Bellinzona e al papa Alessandro VI offrì l’impegno di appoggiare il figlio Cesare Borgia nel suo progetto di conquista della Romagna oltre alla concessione del Ducato di Valentinois e la mano di Charlotte d’Albret.

La conquista francese del Ducato di Milano

Milano venne espugnata il 2 settembre 1499 e Ludovico il Moro riparò in Germania presso Massimiliano I d’Asburgo (marito di Bianca Maria Sforza, nipote del Moro). Insieme alle forze asburgiche, Ludovico riuscì a riprendere Milano per un breve periodo, ma il 10 aprile 1500 venne assediato a Novara e consegnato dai propri mercenari svizzeri ai francesi. Venne fatto prigioniero e trasferito in Francia, dove morì nel 1508.

Romagna

Forte del facile successo, il cammino dell’esercito francese (con Cesare Borgia come luogotenente del re) proseguì al di là del Po sino a giungere in Romagna, territorio a quel tempo sotto il potere temporale del papato. Papa Alessandro VI, che era stato tenuto informato sulle manovre dell’esercito, inviò ai signori di Pesaro, Imola, Forlì, Faenza, Urbino e Camerino, una lettera in cui li dichiarava decaduti dai loro feudi, spianando così la strada alla conquista del figlio e regalandogli un intero principato.

Com’era prevedibile, nessuno obbedì all’ingiunzione del papa. La lotta si scatenò cruenta. Una prima spedizione in Romagna ebbe luogo il 21 novembre 1499, con un esercito costituito da fanti e mercenari di varie province e nazioni. Già l’11 dicembre Imola venne espugnata. Nel gennaio successivo il duca di Valentino sconfisse Caterina Sforza, che per tre settimane si era asserragliata nella rocca di Forlì, al comando di 2.000 uomini. Nonostante l’ardore e il piglio da guerriera, Caterina fu fatta prigioniera e Forlì fu espugnata dagli invasori che si abbandonarono ad atti di violenza sulla popolazione. Una volta terminato il saccheggio, il duca si poté insediare in città ospitato dal nobiluomo forlivese Luffo Numai, già consigliere di Caterina stessa. Nel 1502 Leonardo da Vinci venne assoldato da Cesare Borgia in veste di architetto e ingegnere militare.

La spartizione del Regno di Napoli

Per ciò che concerne il fronte meridionale della penisola, dopo il fallimento militare dell’impresa di Carlo VIII del 1495, il nuovo re di Francia il giorno 11 novembre 1500 stipulò il trattato segreto di Granada per la spartizione dell’Italia del sud con Ferdinando il Cattolico. Il re di Aragona mirava ad eliminare la dinastia cadetta di Napoli e a riunire al possesso della Sicilia quello della Calabria e della Puglia, mentre ai francesi venivano riservate Campania e Abruzzo. Federico I di Napoli, all’oscuro dell’accordo, quando nel 1501 i Francesi s’apprestarono ad invadere il suo regno, chiese aiuto alla Spagna essendo imparentato con Ferdinando II e consegnandogli anche delle piazzeforti in Calabria. Il 25 giugno del 1501 Alessandro VI scomunicò il re di Napoli e, il 19 luglio, Cesare Borgia affiancato dall’esercito francese assediò Capua la quale, dopo 7 giorni venne conquistata grazie al tradimento: un cittadino di Capua, corrotto da Cesare, aprì le porte della città e, dopo un segnale prestabilito, l’esercito franco-papale irruppe nella città e diede il via al massacro della guarnigione militare e della popolazione. Il re Federico, accortosi troppo tardi dell’inganno, cercò di trattare la resa, ma il 19 agosto i Francesi entrarono a Napoli.

Con il trattato di Trento, siglato il 13 ottobre 1501 tra Luigi e Massimiliano d’Austria, l’Austria riconobbe le conquiste francesi nell’Italia settentrionale.

Dissidi tra Spagna e Francia

Presto tra gli occupanti nacquero dissidi sulle modalità di spartizione; l’insistenza di Ferdinando di essere riconosciuto re sia di Napoli che di Sicilia portò nell’immediato a una guerra tra Francia e Spagna. Sconfitto a Cerignola e a Garigliano dagli spagnoli comandati da Gonzalo Fernández de Córdoba, Luigi fu costretto ad abbandonare Napoli e ritirarsi in Lombardia. Napoli venne occupata dagli spagnoli il 16 maggio 1503. Fu nel contesto di questa guerra che avvenne la famosa disfida di Barletta nel 1503.

Trattati

Il trattato di Lione (detto anche armistizio di Lione) fu siglato il 31 gennaio 1504 tra Luigi XII di Francia e Ferdinando II di Aragona. In base ai termini del trattato, la Francia cedette Napoli alla Spagna, che terrà fino al 1707. Inoltre Francia e Spagna definirono il loro rispettivo controllo dei territori italiani: la Francia controllava l’Italia settentrionale da Milano e la Spagna controllava la Sicilia e l’Italia meridionale.

Il trattato di Blois del 22 settembre 1504 riguardò la proposta di matrimonio tra Carlo I d’Asburgo, il futuro Carlo V e Claudia di Francia, figlia del re francese e di Anna di Bretagna.

Se Luigi XII non avesse avuto un erede maschio, Carlo I d’Asburgo avrebbe ricevuto in dote il Ducato di Milano, Genova e le sue dipendenze, nonché il Ducato di Bretagna, le contee di Asti e Blois, il ducato di Borgogna e il vicereame di Auxonne.

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