Cronaca

Trani, rubato il furgone degli atleti affetti da Sma. L’appello: “Aiutateci a ritrovarlo”

Il mezzo conteneva costose attrezzature per le Nazionali dei Powerchair Sport e i sogni di 5 tesserati in carrozzina

La notte scorsa a Trani è stato rubato un furgone. Quella che potrebbe sembrare la solita notizia di microcriminalità assume però un contorno ancora più amaro visto che il mezzo in questione appartiene a cinque atleti disabili pugliesi che stavano per partire in vista del ritiro con la nazionale di Powerchair football, il calcio in carrozzina elettrica. Immediato l’appello per poterlo ritrovare in tempi rapidi e riaprire il sogno dei cinque ragazzi.

Trani, rubato il furgone dei ragazzi disabili della nazionale di calcio

Eppure bastava leggere le insegne per capire che non si trattava di un solito furgone. L’associazione sportivaOltre Sport” aveva impiegato mesi per ottenere i fondi necessari all’acquisto e ora, il nuovo Fiat Ducato con con pedana attrezzato per il trasporto dei disabili è svanito nel nulla. A bordo anche attrezzature per un valore superiore ai 70mila euro.

L’appello: “Fatecelo ritrovare, questa sarebbe una sconfitta per tutta la Puglia”

Il nostro appello – spiega Anita Pallara, presidente dell’associazione nazionale famiglie Sma e atleta della nazionale – è di farci ritrovare il mezzo in qualsiasi posto, anche in aperta campagna, anche con una segnalazione anonima. Arrivare in nazionale, oltre ad essere un sogno è frutto di tanti sacrifici e non andare al primo raduno della nazionale in carrozzina elettrica è una sconfitta non solo per noi ma per tutta la Puglia”.

Checco Zalone: “C’è speranza per tutti”

Anche Checco Zalone, che in passato ha prestato la sua notorietà e la sua ironia ad uno spot in favore della ricerca sulla Sma, è intervenuto sui social per chiedere la restituzione del furgone. In un post Zalone scrive: “Messaggio ai ladri del furgone dei miei amici Sma: c’è speranza per tutti, persino per voi”.

Proprio da Trani sarebbero dovuti partire tra due giorni i cinque atleti pugliesi della nazionale di Powerchair assieme all’allenatore della nazionale, Sante Varnavà, e al suo vice. Per raggiungere Jesolo il 13 maggio Anita Pallara, Ilaria Mesaroli, Vincenzo Apruzzese, Pasquale Troccoli e Donato Grande (che sul palco di Sanremo 2021 ha palleggiato con Zlatan Ibrahimovic), oltre ad essersi vaccinati, avevano fatto tamponi e si erano allenati a lungo.

Ieri avevano caricato il furgone e lo avevano lasciato nel parcheggio della chiesa dei Santi angeli custodi, a Trani, a circa 50 chilometri a nord di Bari. “Lo abbiamo lasciato nel luogo più sicuro di tutti gli altri”, dice Pallara. La notte scorsa però ignoti hanno forzato il cancello del parcheggio e si sono impossessati del mezzo, che ha sulle fiancate le effigie dell’associazione “Oltre Sport” e delle “Famiglie Sma“, impossibile per chiunque, quindi, non accorgersi che si trattava di un mezzo per persone diversamente abili.

Spiega Anita Pallara

“A Jesolo – spiega Anita Pallara – oltre che ad allenarci e a fare partitelle ci sarebbero stati momenti di socializzazione dopo il lungo isolamento provocato dalla pandemia. Avremmo incontrato la nazionale di hockey in carrozzina elettrica, che è campione del mondo, altri atleti e personaggi del mondo dello sport. Ora, invece, rischiamo di non partire più perché per noi quell’attrezzatura è insostituibile sia perché è fatta su misura sia per il suo valore economico”.

Basti pensare che una sola carrozzina costa circa 12mila euro, un pallone 200 euro, poi ci sono le paratie che si posizionano davanti alla sedia a rotelle per controllare la palla. Insomma, un danno economico ingente associato allo sconforto dei 5 atleti che su quel furgone avevano caricato i loro sogni.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio