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Giornata degli Oceani, minacciati da inquinamento e cambiamento climatico: la situazione del Mediterraneo

Riscaldamento globale, il Mar Mediterraneo sempre più tropicale. In Liguria diventate comuni specie come barracuda e cernia bruna

Il Mar Mediterraneo si sta tropicalizzando, diventando il mare con il riscaldamento più rapido e il più salato del pianeta. L’aumento della temperatura è del 20% più veloce della media globale e l’innalzamento del livello del mare dovrebbe superare il metro entro il 2010.

Così il Rapporto WWF in occasione della Giornata mondiale degli Oceani. Diminuiti del 90% i molluschi autoctoni nelle acque israeliane, specie meridionali come barracuda e cernie brune sono diventate comuni in Liguria. In trasformazione anche i fondali.

Riscaldamento globale, come cambia il Mar Mediterraneo

Con l’aumento delle temperature del 20% più veloce della media globale e l’innalzamento del livello del mare che dovrebbe superare il metro entro il 2100, il Mediterraneo si sta tropicalizzando, diventando il mare con il riscaldamento più rapido e il più salato del nostro pianeta. Lo sostiene il nuovo rapporto del Wwf “L’effetto del cambiamento climatico nel mar Mediterraneo”, diffuso in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani.  Centinaia di specie aliene si sono già adattate a vivere nel Mediterraneo, secondo la ricerca.

Le nuove specie nel Mar Mediterraneo

I molluschi autoctoni sono diminuiti di quasi il 90% nelle acque israeliane, specie invasive come il pesce coniglio costituiscono l’80% delle catture di pesce in Turchia e specie meridionali come barracuda e cernie brune sono diventate osservazioni comuni nelle acque settentrionali della Liguria.

Le temperature più calde e le tempeste stanno trasformando anche i fondali delle acque profonde. Praterie endemiche di posidonia, gorgonie e pinna nobilis sono diminuite in tutta la regione, fino ad estinguersi completamente in alcune aree. 

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