Cronaca

Non solo la Mercedes, Malika ha comprato anche un cane da 2.500 euro: “È un bene di prima necessità”

Malika ha comprato un costoso cane di razza con i soldi della raccolta fondi. Nelle scorse ore il suo nome è rimbalzato sui social

Con i soldi della raccolta fondi Malika avrebbe comprato anche un costoso cane di razza. Prosegue la polemica sulla ragazza la cui storia destò scalpore ad aprile, quando la giovane denunciò di essere stata cacciata di casa dai genitori dopo avergli confessato di essere omosessuale. Nelle scorse ore il suo nome è rimbalzato sui social per l’acquisto di una Mercedes che sarebbe avvenuto con i soldi della raccolta fondi organizzata in suo sostegno. Ma non è finita qui: la giovane avrebbe anche comprato un cane di razza.

Raccolta fondi, Malika ha comprato anche un costoso cane di razza

A raccontare quanto accaduto ai microfoni di TPI è Simone, un allevatore di Firenzuola che lo scorso maggio a venduto un French Bulldog a Malika Chakly. ““Non sono cani per tutte le tasche, qui poi vendiamo i migliori. Ha speso 2.470 euro, ha pagato lei con due bonifici uno il 15 maggio e l’altro il 21. “Malika? Non l’avevo riconosciuta quando è venuta in allevamento, ma poi ho capito. Ha comprato il cane più caro”. Una spesa che la ragazza ha giustificando sostenendo che il cane è un bene di prima necessità.

Malika e il mistero delle due raccolte fondi: “La Mercedes? Volevo togliermi uno sfizio”

Una storia di Instagram della sorella di Tommaso Zorzi, Gaia, ha colto Malika, la ragazza di Castelfiorentino cacciata da casa dalla propria famiglia perché lesbica, alla guida di una Mercedes appena uscita dal concessionario.

Come riporta “Il Corriere della Sera”, fin qui nulla di male se non fosse che per permettere alla ragazza di farsi una nuova vita lontano da una famiglia che non la voleva più, erano state lanciate due raccolte fondi che avevano racimolato complessivamente 140 mila euro. Soldi che le erano serviti per trovare una casa a Milano, dove ha deciso di trasferirsi, e, a quanto pare, di comprarsi un’auto. L’acquisto della Mercedes ha spinto molte persone a chiedersi se le donazioni siano state destinate alla risoluzione dei problemi finanziari o solo per togliersi degli sfizi.


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La replica

“Ciao a tutti, scrivo questo post perché sento di dovervi queste parole e delle spiegazioni. Gli articoli che sono usciti tra ieri e oggi, mi hanno fatto star male perché ricchi di cose non vere e raccontate male, forse, con lo scopo di farmi sembrare la persona che non sono, per quanto io voglia credere nella buona fede di chi sa ciò che ho passato. Son passati meno di due mesi da ciò che mi è successo e tutti i vostri aiuti sono stati la mia salvezza, mi avete dato la forza e i mezzi per riprendere in mano la mia vita. Questo arco di tempo è poco per una ragazza di 22 anni per elaborare tutto ciò che ha passato e che nel cuore porterà sempre, ma nonostante il breve tempo ho da subito deciso di aiutare gli altri con delle donazioni, perché so che voglio fare tanto per tutti voi e non sarà mai abbastanza per dirvi grazie come vorrei.

Non ho comprato un auto di lusso a vostre spese, sono arrivata a Milano per ricostruire la mia vita al sicuro e lontano da chi mi ha messo paura, e non avendo l’auto di cui necessitavo per tutti gli impegni sociali e ormai lavorativi che hanno riempito le mie giornate e che soprattutto mi hanno portato a viaggiare in auto per ore, ne ho presa una, dando in permuta la mia (che ormai camminava a fatica), prendendone una di seconda mano. Sì, l’auto è una Mercedes, un auto che mi permette di non restare a piedi in questi viaggi lunghi e che mi accompagni il più a lungo possibile. Considerando che non so cosa ci sarà nel mio domani, sto cercando di trovare la stabilità in un momento in cui la terra mi trema sotto ai piedi.

Oggi grazie a voi sto bene, perché sto cercando lavoro per partire dalla base che mi avete regalato, e quest’auto fa parte della ricostruzione della mia vita. lo sono una persona che per anni ha lavorato in un una pelletteria, una persona che non si è mai tirata indietro da responsabilità e doveri, non l’ho fatto prima e non lo farò adesso. E non solo per me stessa ma per tutti voi che siete stati la mia famiglia quando non ne avevo una.

Da oggi, voglio mostrarvi la persona che sono senza filtri mediatici, e quindi vi invito a chiedermi qualsiasi cosa. So che ve lo devo e non perdo questo pensiero dalla mia testa nemmeno un secondo e so che ciò che avete fatto per me è per vedermi al sicuro e felice e questa felicità che piano piano sto ritrovando la devo a voi.

Non permetterò più a nessuno di manipolare o nascondere le mie verità, perché come Famiglia vi meritate tutta la trasparenza del mondo. Grazie, per tutto da Malika, la ragazza che per un secondo vi ha toccato il cuore con la sua storia, la ragazza che farà di tutto per essere la voce di tutti voi. Vi voglio bene”. Con questo lungo post Malika ha spiegato la vicenda della Mercedes comprata. 

Cacciata di casa dai genitori perché lesbica: chi è Malika Chalhy

Chi è Malika Chalhy, la ragazza cacciata di casa dai genitori dopo aver rivelato di essere lesbica. La sua storia ha fatto il giro d’Italia, arrivando anche a Le Iene che le hanno dato la possibilità di vestire i panni di co-conduttrice nella puntata del 13 aprile per dare ancora più risalto alla sua drammatica vicenda. Una vicenda che inizia con una lettera scritta da Malika e indirizzata a madre, padre e fratello maggiore, nella quale la giovane aveva deciso di raccontare di essere omosessuale e innamorata di una ragazza.

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